I “truffati” dalla ex Banca Marche: “I fondi del Governo non sono sufficienti”

Il Fondo ristoro di 1,5 miliardi di euro prospettato in manovra “non copre l’ammontare delle perdite subite da tutti gli azionisti”

Non solo Bruxelles. Anche i risparmiatori ‘truffati’ della ex Banca Marche bocciano il Def del Governo. Secondo 3mila piccoli azionisti detentori di titoli azzerati dal crac dell’istituto di credito, il Fondo ristoro di 1,5 miliardi di euro prospettato in manovra “non copre l’ammontare delle perdite subite da tutti gli azionisti a cui il provvedimento è destinato, le quattro banche risolute (Marche, Chieti, Ferrara e Etruria) e le due venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca)”.

La posizione è stata espressa in una conferenza stampa a Jesi promossa dall’avv. Corrado Canafoglia, coordinatore dell’Unione nazionale consumatori, con i presidenti delle associazioni rappresentate dall’Unc, “Azionisti privati di Banca Marche” e “Dipendiamo Banca Marche”, presiedute rispettivamente da Enrico Filonzi e Sandro Forlani.

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