Qualche suggerimento dello chef Cesarini
Quel che resta dopo le feste. Ecco come riciclare gli avanzi di cibo. Le nostre tavole saranno imbandite fino al 6 gennaio, ma le dispense e i frigoriferi sono già colmi. Cosa fare per non buttare ma, anzi, riciclare, ciò che non è si è mangiato a Natale e Capodanno? Qualche suggerimento arriva da uno chef pesarese, Christian Cesarini.
“Gli avanzi hanno una bellissima seconda vita e nulla va buttato. Con le lenticchie è possibile fare un humus, si possono usare cotechino e arrosto da rimantecare e passare in padella come ripieno per la pasta. Il pandoro si può saltare con il burro e mettere in forno aggiungendoci una crema di mascarpone e cacao. Si possono pulire le parti restanti del pesce e creare un’insalata o usarlo per un ripieno”. Occorre studiarsi alcune ricette, con un occhio alla bilancia che vede progredire il girovita. Di idee per rimpastare il cibo rimasto ne corrono a migliaia. E allora spazio alla fantasia, personalizzando ogni preparazione in base ai propri gusti ed esigenze. Sono tantissimi i piatti salva spreco. La carne si recupera in polpette da friggere o da cucinare in padella col sugo. I resti di pesce possono diventare polpette, condimento di una lasagna o ripieno di ravioli. Con l’aggiunta di uova e formaggio, la pasta è ottima trasformata in frittata, da cuocere fritta o al forno. Panettone e pandoro possono essere frullati e diventare un budino, assieme a latte, uova e panna, che si cuoce in forno come una torta. Altrimenti si piastrano le fette o le si fanno diventare leggermente croccanti in forno e le si accompagnano con una ganache al cioccolato o una crema di zabaione. Buon riappetito.
