Saranno restituiti alla fruizione attraverso 4milioni e 800 mila euro di fondi aggiuntivi POR-FESR
L’obiettivo è realizzare interventi di grandissima qualità, cioè che coniughino qualità progettuale, qualità architettonica, qualità nei risultati raggiunti a favore del segmento culturale come principale attrattore di turismo e quindi di crescita occupazionale ed economica nelle aree colpite dal sisma. Lo ha sostenuto l’assessore regionale al Turismo – Cultura oggi in conferenza stampa nella sede del Comune di San Ginesio per presentare una serie di 18 interventi per un importo complessivo di 4 milioni e 800 mila euro (fondi aggiuntivi POR-FESR) su luoghi della cultura, musei, biblioteche, teatri, pinacoteche che saranno recuperati per restituirli alla fruizione, rivalorizzati e messi in rete per rendere di nuovo godibile un patrimonio culturale, materiale e immateriale. I beni culturali individuati sono anche quelli con caratteristiche tali da dare vita a processi virtuosi di sviluppo e crescita anche economica.
L’assessore ha ricordato che sono stati firmati gli accordi con tutti i comuni beneficiari (ne manca solo uno, in fase di firma) ed entro il mese di giugno la Regione Marche visionerà e poi approverà i progetti e ha aggiunto che c’è stata una forte volontà di condividere con il territorio in un comune rappresentativo come San Ginesio questa comunicazione, perché sia chiara a tutti la determinazione con cui la Regione vuole far rinascere il prima possibile queste zone attraverso una leva trainante come il turismo culturale, fatto di bellezza e patrimonio immenso, di cui queste aree rappresentano uno scrigno prezioso per tutte le Marche.
Il sindaco del comune di San Ginesio che, ricordiamo, è Bandiera Arancione e mantiene ancora il titolo di Borgo più bello d’Italia dal 2002 nonostante le ferite profonde del sisma ed è stato anche tra i primi comuni del cratere a mettere in sicurezza edifici e opere d’arte, ringraziando l’assessore regionale per la presenza come segnale di forte attenzione al territorio colpito, ha sottolineato il valore della collaborazione tra Enti e con la Regione Marche come quella avviata con questi interventi per costruire insieme percorsi di riappropriazione dell’identità culturale che il terremoto ha in molti casi spazzato via insieme agli edifici e di valorizzazione turistica, nei quali l’entroterra sia riconosciuto risorsa imprescindibile del sistema turistico regionale. Il sindaco di San Ginesio ha ribadito quanto l’aggregazione tra Comuni sia utile per queste finalità e per progettare insieme azioni promozionali di forte impatto.
Alla conferenza erano presenti anche sindaci e/o assessori dei Comuni di Fabriano, Caldarola, Esanatoglia, Camporotondo di Fiastrone che hanno evidenziato tutti sia il messaggio positivo che rappresenta l’attenzione della Regione, sia il forte significato del recupero dei contenitori culturali per restituire una vita di comunità agli abitanti e per poter ri-accogliere turisti. L’assessore alla ricostruzione di San Ginesio ha sottolineato che questo tipo di interventi consentiranno un’attrattiva anche per il rientro della popolazione attualmente distribuita in varie strutture recettive e in altri comuni a rivivere la propria città.
La dirigente del Servizio Beni e Attività culturali della Regione, Simona Teoldi ha spiegato che è’ stato scelto un quadro di interventi coerente con la finalità sia di pronto ripristino anche funzionale, al di là della ricostruzione pesante post sisma, sia di restituzione di spazi di offerta culturale e turistica con forte valore identitario e propensione aggregativa condivisi dalle stesse comunità locali. Ha poi rimarcato che sono interventi che ridaranno possibilità di lavoro a molti operatori culturali che non hanno più avuto opportunità di produrre servizi dal 2016. La dirigente ha anche informato che la struttura regionale vuole condividere con gli enti locali anche l’organizzazione di eventi culturali di rilievo per le riaperture dei vari luoghi e comunicare efficacemente il re-ingresso di tali siti nel circuito culturale regionale e nazionale.
Nella foto di seguito sono riportati gli interventi che sono stati concertati con l’Anci e i comuni ricadenti nell’area del cratere e le relative assegnazioni. Si tratta di opere su beni culturali di proprietà pubblica: musei, biblioteche, teatri o altri beni e luoghi di cultura di documentata e rilevante attrattività turistico culturale, in condizioni tali da consentire un intervento immediatamente eseguibile finalizzato all’agibilità strutturale dell’edificio e alla piena fruibilità degli spazi oggetto di intervento.