SERIE D – Al Tubaldi finisce 2-1 per i leopardiani. Gli uomini di Tiozzo, prova mediocre, perdono la vetta a due giornate dal termine. Salvezza più vicina per i giallorossi
di Andrea Verdolini
Il calcio è, talvolta, crudele e brutale: così il verdetto del Tubaldi ha il sapore della sentenza definitiva. Il Matelica lascia la vetta, dopo tempo immemorabile e lo fa nel match decisivo con una prestazione mediocre, almeno per larghi tratti, palesando limiti che si erano peraltro intravisti troppe volte di recente. A parte una fiammata iniziale i biancorossi hanno ruminato un calcio totalmente improduttivo quasi bloccati dalle loro paure. Fin qui i demeriti della ex capolista: la Recanatese invece ha fatto la gara che doveva fare, attenta, giudiziosa, determinata e sempre concentrata. Ha concesso meno del minimo sindacale agli avversari e capitalizzato ciò è riuscita a creare rischiando solo nel convulso finale quando gli avversari, tardivamente, hanno cercato il tutto per tutto. Primo vero caldo primaverile con il Matelica che parte a tutta creando subito due opportunità: discesa sulla sinistra di Angelilli che rimette un pallone delizioso in area sul quale Tonelli, liberissimo sul secondo palo mette fuori. Poco dopo pallonetto di Gabbianelli per Magrassi anticipato in extremis dall’uscita di Stefanelli. Il furore biancorosso però si spegne: manovre involute e difficoltà a trovare spazi. Così la Recanatese pian piano esce dal guscio e trova il vantaggio complice un disgraziato assist di Malagò che costringe al fallo Cuccato su Falomi. Punizione dai 30 metri di Senigagliesi, Demalija è incerto e la palla carambola in rete. Anzi i giallorossi hanno subito la chance del raddoppio: punizione di Olivieri, difesa ospite imbambolata e Falomi sbaglia la mira mandando sopra la traversa. Il tempo si chiude con un “piattone” di Marchetti completamente fuori misura ed un Matelica che sembra impotente, nonostante la buona volontà, contro una difesa schierata e blindata. Ripresa con qualche cambio che non muta la sostanza delle cose : dopo un’ora arriva il primo corner della gara ma i ritmi restano bassi. Gabbianelli ci prova su punizione dal limite respinta dalla barriera, sugli sviluppi il neo entrato Lillo sparacchia alla stelle da ottima posizione. La gara ha la svolta definitiva al 27′: angolo della Recanatese e dopo un rimpallo l’inzuccata vincente è di Nodari con il portiere, stavolta, del tutto incolpevole. Il canto del cigno del Matelica sembra essere una sventola di De Gregorio che sfiora l’incrocio dei pali. Oggettivamente troppo poco per sperare di uscire con qualcosa di buono, anzi al 40′ Pera appoggia in area per Lunardini, l’assist per il liberissimo Olivieri ma Demalija chiude in corner. L’ultimo brivido lo regala Lo Sicco, la sua punizione è magistrale e riapre i giochi. Il Matelica fa ora quello che doveva fare molto prima ma è davvero troppo tardi: esultanza da un lato, rimpianti dall’altro per un campionato, quasi, gettato alle ortiche.
il tabellino:
RECANATESE (4-3-1-2): Stefanelli; Candolfi (3’st Colonna), Nodari, Falco, Gambacorta; Marchetti, Lunardini, Senigagliesi (4’st Giaccaglia); Olivieri (45’st Guida); Pera, Falomi (37’st Rapagnani) All.re Alessandrini.
MATELICA (4-2-3-1): Demalija; Brentan, Cuccato, Messina; De Gregorio (45’st Riccio); Lo Sicco, Malagò (35’st Gerevini); Angelilli (30’st Kyeremateng), Gabbianelli (41’st Mancini), Tonelli (22’st Lillo); Magrassi All.re Tiozzo.
Arbitro : Tremolada di Monza.
Reti : 22’pt Senigagliesi, 27’st Nodari, 44′ Lo Sicco.
Note : ammoniti Candolfi, Cuccato, Giaccaglia. Spettatori circa 1000 con ampia rappresentanza ospite. Angoli 3-2.
