Goldenplast, sopravvivere per non morire: questa partnership con la Lube lascia molti dubbi

Il fondatore del Volley Potentino Andrea Rinaldelli boccia la “presunta” sinergia tra la sua ex società e quella biancorossa: “Scellerata la scelta di andare a Civitanova, i nostri valori morali infinitamente superiori”

di Andrea Verdolini

Ci sono modi e modi di festeggiare i compleanni: quello scelto dal Volley Potentino, obiettivamente, è piuttosto singolare. Il 1°Dicembre ricorrevano i 40 anni di fondazione di questa società, partita dai tornei provinciali e giunta, nel 2015, a toccare l’Olimpo della pallavolo con l’approdo alla massima serie, mai disputata per una rinuncia dolorosa ma al tempo anche comprensibile. “Occorre crescere pian piano”, fu detto ed evitare salti nel buio testimoniò, al contempo, coscienza e coraggio. Ora invece arriva la notizia che la Lube fagocita il club biancazzurro pur se, elegantemente, nei comunicati ufficiali si parla di “sinergie di forze” con il corollario dei consueti bla, bla, bla…per “massimizzare il valore dei Settori giovanili di entrambi”. Non ci sarebbe niente di male a dire che il pesce grosso mangia il pesce piccolo lasciandogli, a mò di contentino, la denominazione (ma guarda un po’) e l’autonomia organizzativa, su quest’aspetto, per carità di Patria è meglio sorvolare. Anche sulla convivenza da tre anni all’Eurosuole Forum ci sarebbe da disquisire…In fondo, diciamoci la verità, non poteva che finire così: ai mammasantissima cucinieri fa comodo avere in casa un’A3 per far crescere dei talenti ed il Volley Potentino faticava terribilmente a reggere un torneo semi-professionistico per di più senza pubblico ed in una struttura che si è rivelata un palcoscenico troppo grande rispetto alle esigenze. Al di là delle dichiarazioni di facciata…meglio bere l’amaro calice piuttosto che scomparire o, peggio, indebitarsi. “

I ragazzi del Volley Potentino

Andare a Civitanova in quel momento è stata una scelta scellerata, ci ha confidato l’ex presidente e tra i soci fondatori del Volley Potentino Andrea Rinaldelli. Io li avvertii che sarebbe stata una strada senza ritorno e purtroppo credo di essere stato un buon profeta. La società in quel momento ha perso la sua anima e la sua identità costruita in tanti anni su profondi valori etici. Non attribuisco colpe agli attuali dirigenti che anzi hanno avuto il merito di ottenere risultati importanti sperando, in buona fede, di avere altri riscontri”, da una piazza che invece è stata sostanzialmente indifferente. Sono passati solo 4 anni dai festeggiamenti del PalaPrincipi per la Serie A1 ma sembrano trascorsi secoli… Decisive anche le responsabilità dell’Amministrazione Comunale di P.Picena: ”hanno chiuso la porta ad ogni tentativo di rientrare a casa e probabilmente ogni discorso, in tal senso, è virtualmente terminato.” La chiosa finale non ammette repliche: ”sarebbe anche giusto che questa società cambi il nome. Sono un sostenitore della Lube che ha ottenuto prestigiosissimi risultati ma l’autorevolezza e l’impronta morale del Volley Potentino è infinitamente superiore.” Chi ha orecchi per intendere… ma temiamo da quelle parti ci sia gente debole d’udito.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

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