Giuseppe Azulmi al fianco di Camilletti: “La mia esperienza al servizio delle società”

Giuseppe Azulmi

Il 55enne di San Benedetto è un volto storico del calcio marchigiano e dopo anni di assenza ha sposato un nuovo progetto

Al fianco del recanatese Angelo Camilletti, candidato alla presidenza della Figc marchigiana, ci sono delle personalità che concorrono per la carica di consigliere. Tra questi un uomo che ha riscoperto la passione per il calcio, mai veramente tramontata, ma riaccesa con il tempo di una chiamata: “Non sapevo nulla, Angelo mi ha coinvolto nel suo progetto. La passione non è mai morta in me, l’entusiasmo ci ha messo due secondi e mezzo per risvegliarsi e ho detto subito di si. Il programma è ambizioso e mi piace”.

Si tratta di Giuseppe Azulmi, volto noto nel calcio piceno. “Sono entrato prestissimo nel calcio, giocando nel settore giovanile, poi sono stato dirigente e allenatore della Società Sportiva Picena di San Benedetto. Poi per ben 25 anni sono stato in Figc, segretario del comitato locale di San Benedetto e dal 1993 al 2009 sono stato anche presidente del comitato locale, sempre in riviera“. Esperienze che partono dal campo e arrivano negli uffici: “Sono stato sempre un organizzatore con spirito innato di altruismo. Facendo dirigente e allenatore ho organizzato ad esempio un giornalino all’interno della società, la “Pagella d’oro” riportata in Figc, organizzando “Bravo Bravissimo”, manifestazione riservata ad Allievi e Giovanissimi che premiava ragazzi più meritevoli in base alle presenze, alle sanzioni disciplinari e voti scolastici”.

Ovviamente venivano abbinati potenzialità calcistiche ed istruzione, cose che oggi, con il Covid, sono totalmente diversi: “Diversissimo, anche mio figlio fa didattica a distanza. Devo dirlo, io sono per l’aggregazione, il contatto fisico, per vedersi e parlarsi, anche perché sono cresciuto nemmeno al campetto, ma proprio in strada. Oggi abbiamo tante occasioni perse per colpa di questa pandemia. Quello che può fare una squadra di calcio in tema sociale è impensabile, ci sono gruppi di ragazzi che ho allenato trentacinque anni fa che ancora escono sempre insieme. L’amicizia cimentata in un campo e poi rimasta”.

La nuova avventura con Camiletti parte su principi base: “Parlo davvero francamente – continua Giuseppe Azulmi – sono dodici anni che sono fuori alla Figc. La passione morirà solo quando io morirò, l’entusiasmo poteva essere sopito. Devo dire che non immaginavo una chiamata. La sorpresa è stata piacevolissima, ho detto subito di si perché ha un programma che condivido. Io metterò a disposizione della squadra e delle società la mia esperienza, il mio bagaglio fatto di occasioni, partite ed incontri coltivati in tanti anni di calcio. Sono stato sempre al servizio delle società, la mia presidenza ha avuto questo colore, e la passione si è risvegliata su questo tema. Il motto di Angelo Camilletti è “Non più le società al servizio del comitato ma il comitato a servizio delle società” ed è proprio qui il punto d’incontro per quanto mi riguarda. Una tematica – conclude Azulmi – che ho già attuato in passato. Quindi non ho bisogno di fare promesse, quello che voglio fare tutti sanno che l’ho già fatto nel mio passato. Non sono promesse che non posso mantenere, non devo dimostrare nulla”.

Matteo Rossi
Author: Matteo Rossi

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