Oggi si celebra il Giorno della Memoria. Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz sancendo la fine dell’Olocausto. Si commemorano ovunque lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
A Fano, all’Istituto superiore Nolfi Apolloni gli studenti ricordano la ricorrenza con un testo preparato ad hoc e letto in filodiffusione.

“Abbiamo pensato a varie iniziative da portare avanti oggi nelle nostre strutture scolastiche, per coinvolgere tutti i ragazzi. I rappresentanti d’istituto hanno letto una lettera a ricordo delle atrocità commesse durante la seconda guerra mondiale. Sono forze negative che persistono ancora oggi. I giovani di oggi conoscono l’olocausto e sentono molto questa ricorrenza ed è stato importante riflettere tutti insieme”, le parole del preside Samuele Giombi. Le classi hanno dibattuto sul testo letto durante la seconda ora di lezione, l’obiettivo è imparare dal passato e creare un futuro migliore.
Queste le domande alle quali hanno risposto gli alunni, dialogando tra loro e con i professori: “Come le figure autoritarie hanno strumentalizzato i cittadini? Quali tecniche vennero utilizzate al tempo? Il genocidio avvenne sotto gli occhi di tutti, come è stato possibile? Quali sono le politiche adottate dall’UE per proteggere le minoranze? Cos’è l’interculturalità e perché è importante? “Hanno perso la vita sei milioni di persone in Europa. Parlare di Olocausto vuol dire parlare di morte. Ma anche di speranza. La memoria è fondamentale, ci aiuta a fissare quello che è accaduto, e dovrebbe aiutare a non ripetere”, assicurano gli studenti Gregorio Ulivi e Jorida Marpali, in una mattinata molto particolare e sentita.
