In maggioranza è rimasto solo a votare contro la delibera sul consolidato di bilancio
Il caso Picenambiente ha agitato il Consiglio comunale del 29 settembre. Il gruppo dei dissidenti, composto dai consiglieri di Rivoluzione Civica e Viva San Benedetto si è frazionato tra chi ha votato contro il consolidato di bilancio, chi si è astenuto e chi ha votato a favore (leggi qui). Ed è stato approvato. E il capofila del dissenso, il capogruppo di Rivoluzione Civica Giorgio De Vecchis, ha lasciato la maggioranza.
Lo ha annunciato in un intervento tra il battagliero e il rassegnato: “E’ allucinante che mi si chieda di votare una delibera viziata da un profondo conflitto di interessi grosso come una casa. Se si pensa che io sia da ostacolo alla maggioranza, comunico ufficialmente le mie dimissioni da capogruppo, passo all’opposizione nel gruppo misto, dove non riconosco il capogruppo Umberto Pasquali perché non sta all’opposizione ed ho il diritto di differenziarmi”.
De Vecchis, in buona sostanza, chiedeva che Picenambiente fosse inserita nel perimetro delle società controllate dal Comune. E sosteneva che la dirigente Talamonti, che ha redatto la delibera sul consolidato, fosse in conflitto di interessi.
