di Gioele Pincini
L’atleta sprona gli studenti Uniurb: “Abbiate il coraggio di scegliere senza paura di sbagliare”
L’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo ha conferito la laurea magistrale ad honorem in Scienze dello Sport a Gianmarco Tamberi, campione olimpico (Tokyo 2020), mondiale (Budapest 2023) e europeo (2024).
Un modello di resilienza e squadra
Durante la cerimonia, il professor Marco Rocchi, direttore del Dipartimento di Scienze Biomolecolari, ha spiegato le motivazioni del riconoscimento, descrivendo Tamberi come “testimone autorevole e credibile per le giovani generazioni”. Il campione è stato lodato per la sua tenacia di fronte agli infortuni, la disciplina, la costanza e lo spirito di sacrificio. “Tamberi dimostra che lo sport è anche una scuola di vita – ha dichiarato Rocchi – e che i risultati si ottengono grazie al lavoro di squadra e al contributo di professionisti capaci di applicare princìpi scientifici innovativi”.
La lectio magistralis: La forza delle scelte
Dopo la consegna della pergamena da parte del rettore Giorgio Calcagnini, Tamberi ha tenuto una lectio magistralis intitolata “La forza delle scelte”. In un’aula con oltre 600 presenti, il campione ha condiviso un discorso ispirazionale: “Oggi è un giorno unico per me. Ho accettato questo riconoscimento con esitazione, ma voglio trasmettere un messaggio: il coraggio di scegliere è il primo passo per costruire qualcosa di grande”.
Scelte decisive e lezioni di vita
Tamberi ha ripercorso i momenti chiave della sua carriera, partendo dal 2009, quando scelse di abbandonare il basket per il salto in alto: “Seguire solo l’emozione mi avrebbe portato altrove”. Ha poi ricordato il drammatico infortunio del 2016, che gli impedì di partecipare alle Olimpiadi di Rio, ma lo spinse a fissare un obiettivo chiaro: “Route Tokyo 2020”.
Tra i momenti più significativi, Tamberi ha parlato della scelta di uscire dalla comfort zone: “Dopo 13 anni ho deciso di cambiare allenatore. È stata una decisione dura, ma necessaria”. Ha infine raccontato la scelta di scendere in pedana a Parigi, nonostante il dolore provato poche ore prima della gara.
Un messaggio per il futuro
Guardando avanti alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, il campione ha concluso con un’esortazione: “Il coraggio di scegliere senza paura di sbagliare non è solo uno strumento per gli atleti, ma per tutti. È il fondamento su cui costruire qualcosa di straordinario”.
Tra applausi scroscianti, Tamberi si è concesso ai selfie e alle congratulazioni dei presenti, chiudendo una giornata che resterà nella storia dell’Ateneo e del campione.