PAGELLE FERMANA – Voti già scritti a fine primo tempo, e invece è toccato revisionarli a causa della clamorosa rimonta sfiorata dal Fiorenzuola: sospiro di sollievo, il capitano è splendido
di Lorenzo Attorresi
Borghetto 5.5: non è più soltanto un vice, dato che è alla sesta timbratura dell’anno e titolare lo sarà ancora per un po’ causa infortunio di Nardi. Rianima il Fiorenzuola con una papera abbastanza grave, episodio che poteva costare carissimo. Sin lì i piacentini non stavano dando alcun segnale di vita Non irreprensibile anche sul 2-3: Morello scocca un tiro da posizione defilata, lui lo devia dentro. Ma Protti se lo coccola. “Era acciaccato, non doveva giocare ma ha risposto presente per necessità”. Allora mezzo voto in più. Nel primo tempo era stato perfetto in uscite e rilanci.
Gkertsos 6: duro lavoro quello del giornalista, soprattutto quando a fine primo tempo a risultato ampiamente acquisito – 3-0 e un uomo in più… -le pagelle erano già state stilate. Il greco “chiamava” 7, sovrapposizioni costanti, ottimo assist per il volo di “Fisch”, palloni staccati di petto al portiere con la sicurezza di un veterano. La ripresa fa accartocciare tutto. Che macchia quando si fa beffare da Yabre che gli prende posizione e si va a conquistare il rigore del possibile 3-3. Ingenuità più rosso. Ringrazia Stronati – penalty alto – e salterà Gubbio.
Parodi 6: due gol presi: colpa dei centrali? Stavolta no… Da penalizzare, paradossalmente, gli attaccanti che non chiudono la sfida. E’ Borghetto che la riapre, anche se poi in difficoltà ci vanno tutti. E Parodi perde la spizzata in occasione del rigore: non da lui, solitamente imbattibile sui palloni aerei.
Pellizzari 6: si incazza di brutto sul 2-3 di Morello, e fa bene. Patemi finali, anche quando Quaini, di testa, ha un altro pallone potenziale per fare il pari solo soletto in area.
Carosso 5.5: si fa uccellare da Mamona che col controllo lo supera e crossa per Mastroianni: 1-1 sfiorato subito dopo il vantaggio. Troppi metri concessi all’avversario, pure sul tiro di Morello.
Scorza 6.5: intercetta l’ennesimo passaggio e manda la Fermana in porta per il 3-0. Fischnaller centra Battaiola, ma Romeo ribadisce. Al 39′ la partita è già finita. Quasi…
De Pascalis (41’st) sv: rientro da terzino dopo il rosso a Gkertsos. Ri-bentornato dopo una quindicina di partite out.
Giandonato 8: sarà l’aria di Fermo, ma qui ha fatto sempre vedere il suo massimo. Nel 4-3-3 del Fiorenzuola non c’è nessuno che lo pressa, “Giando” sorride, ha qualche secondo per programmare la giocata e mette in mostra filtranti da genio assoluto. Manda al cross Gkertsos creando sentieri nel bosco (1-0). Uccella Battaiola su punizione (2-0). Lo avevamo scritto post Siena: “Giandonato non segnerà più da trequarti campo”. Invece sì, lo ha rifatto: maledetta che gira sul più bello e inganna il portiere. Stremato, conclude gli ultimi secondi da prima punta. Invita Bunino a mangiarsi un gol, poi riceve il rinvio sbilenco di Battaiola- che disastro –, gli si presenta davanti e incastona sotto la traversa la bomba del 4-2. Sono quattro gol e mezzo in campionato, facciamo cinque, considerando pure quello a Montevarchi – angolo buttato dentro con i pugni dal portiere -. E’ il capocannoniere. Prima parte di stagione esemplare.
Vessella (51’st) sv: esordio simbolico per il figlio d’arte, entra in campo, l’arbitro fischia e lui si porta a casa il pallone.
Misuraca 6: stavolta lascia il ruolo di protagonista ad altri. Con la Torres si era preso lo scettro, decisamente meno energico con il Fiorenzuola.
Romeo 7: di nuovo finto esterno destro d’attacco nel tridente, ruolo in cui però si ritrova. Incursore fastidioso, si butta sempre negli spazi e finalmente riesce a sbloccarsi sotto porta dopo una miriade di occasioni da inizio campionato ad ora. Meritava il sigillo personale, il primo nei professionisti. E pensare che potrebbe fare pure doppietta, tripletta…
Pinzi (24’st) 6: bene ma doveva fare gol per uccidere il Fiorenzuola. Riceve da Bunino, tira, Battaiola para. Alla Fermana è mancato il colpo del ko.
Fischnaller 7: con la cultura del lavoro ha superato un periodo personale non semplicissimo, visto qualche errore di troppo sotto porta tra rigori sbagliati e svirgolate. Stavolta di testa trova l’1-0 che coincide con la sua quarta gioia stagionale, anche se poi evita di fare la doppietta e si vede sorpassare da Giandonato nella classifica interna dei bomber. Un difetto che rischia di penalizzare la Fermana. Esce sul 3-1 tra gli applausi.
Bunino (24’st) 5.5: si mangia ancora una rete, quasi come se andasse al tiro con la gamba tremolante. Eppure dovrebbe stare sereno, lui che a Pesaro ha realizzato il gol più importante dell’anno: prodezze che valgono una stagione. Che si tiri su di morale.
Maggio 6: solo 6? Sì, perché nella ripresa si ha la sensazione che sia il canarino più “gigioneggiante”. Cerca la gloria personale, che in realtà sarebbe anche collettiva, ma stavolta conclude moscio dopo la sua solita penetrazione da sinistra verso destra. Doveva congelare la sfida, ma è un 2002 e ci può stare. Nel primo tempo è lui che carica di gialli la difesa ospite.
Nannelli (24’st) sv
Protti (all) 6.5: stavolta niente scivolone sotto la tribuna laterale per festeggiare, un po’ perché non piove, un po’ perché il brivido corso è troppo grande. Da 3-0 con un uomo in più al possibile 3-3. Si sarebbe rovinato il Natale, Capodanno e magari pure l’Epifania. Un solo limite: quel quarto gol che non arriva. Sul 3-1 dà un bel segnale alla squadra: cambia tutto il tridente offensivo. Messaggio intrinseco: “bisogna attaccare”. Giusto, perché la squadra non sa gestire i momenti. Questione di gioventù e caratteristiche, anche se in mezzo Giandonato e Misuraca avrebbero la personalità per rallentare, frazionare il tempo, gestire il possesso.