ECCELLENZA – Il tecnico subentrato a Bolzan e il playout vinto a Montegiorgio. “Contento per la società e per chi lavora dietro le quinte. Il rigore al 2′ poteva ucciderci…”
Stanco ma sorridente mister Giandomenico dopo averla scampata ai playout. Montato a metà anno al posto di Bolzan, dopo aver iniziato la stagione nella Primavera della Fermana, ha conquistato la salvezza con la Sangiustese, anche se ad inizio stagione i rossoblu erano stati costruiti per puntare a obiettivi più ambiziosi. Espugnato il Tamburrini di Montegiorgio in rimonta e grande festa. “Credo che sia stata veramente un’annata molto difficile quindi siamo molto contenti per il risultato e sono contento per i ragazzi che hanno passato momenti davvero complicati – spiega Giandomenico – però abbiamo avuto la forza di non mollare, come oggi che siamo andati sotto dopo due minuti su calcio di rigore credo che avrebbe potuto uccidere chiunque. Invece i ragazzi sono stati bravi, hanno reagito, hanno avuto comunque la testa per ripartire e credo che abbiamo fatto un grandissimo secondo tempo e siamo contenti del risultato”.
Una partita che sintetizza un po’ l’intera stagione della Sangiustese, che ha dovuto fare i conti per tutta la stagione con una lunghissima lista di indisponibili, ritrovando, dopo una prima frazione sottotono, nella ripresa lo spirito e l’atteggiamento giusti per arrivare al traguardo, con il tecnico che conclude con una sentita dedica: “Non siamo partiti benissimo, anzi siamo partiti un po’ molli secondo me, ci può stare avevano sentito parecchio la partita, la posta in palio era importante, era alta, non è stato un avvio brillantissimo, però c’è stata una grande reazione e quello che contava oggi era fare il risultato e ottenere questa salvezza che durante l’anno veramente ci sono stati dei momenti in cui sembrava impossibile poterla raggiungere, però sono contento perché la società non ci ha mai fatto mancare nulla, quindi sono contento per loro, per lo staff e per tutti quelli che hanno lavorato per noi dietro le quinte e magari si vedono meno, ma sono ugualmente importanti. Adesso bene così, ci godiamo questa salvezza e ci tenevo anche a ricordare Simone Castignani, il ragazzo di Trodica scomparso nelle ore scorse, era un amico e dedichiamo questa vittoria anche a lui”.
