Galante e sincero: “Non sono nemmeno il primo rigorista, gara della svolta? C’è già stata a Macerata”

ECCELLENZA – Il 2004 dell’Urbino a segno all’ultimo secondo dagli undici metri con la Sangiustese per il 2-1. “Penso sempre alla doppia cifra”

di Matteo Meschini

L’Urbino ritrova la vittoria dopo il derby perso a Urbania e lo fa battendo la Sangiustese per 2 a 1 grazie al rigore trasformato con freddezza all’ultimo minuto da Tommaso Galante, attaccante classe 2004 che vanta un importante trascorso nelle fila della Juventus. Il numero 10 della squadra allenata da mister Nico Mariani parte dal raccontare le emozioni dell’ultimo match: “Sicuramente un’emozione incredibile e soprattutto in un momento così delicato della stagione è ancora più bello segnare all’ultimo secondo davanti ai nostri tifosi”.

Svela poi un aneddoto sui rigoristi dell’Urbino e sulla scelta di calciarlo:
“Di solito cambiano di partita in partita ma generalmente i rigoristi principali sono Dalla Bona e Bardeggia. In questa partita, data l’assenza del capitano, il mister mi ha preferito a Bardeggia però insomma siamo 3-4 in lista ogni partita per tirare il rigore poi ovvio se c’è qualcuno che se la sente di più tira lui”. Grazie a questa vittoria l’Urbino sale a quota 15 punti e rimane a metà classifica: un inizio forse un pò al di sotto delle aspettative iniziali. Parla poi anche dell’obiettivo di squadra e personale. “Sicuramente possiamo e dobbiamo migliorare in molti aspetti anche perché siamo una delle squadre più giovani se non la più giovane del campionato e quindi a volte possiamo mancare di esperienza, poi purtroppo abbiamo perso molti punti per strada creando e meritando più degli avversari ma penso che la strada sia quella giusta e continuando a lavorare duro come stiamo facendo dal primo giorno i risultati prima o poi arrivano. Credo che possa essere una svolta questa partita ma penso che lo sia stata già quella di Macerata seppur con l’ostacolo di domenica scorsa a Urbania. È presto per tirare le somme ma niente è perso secondo me, l’obiettivo principale è salvarsi il prima possibile per poi provare a stare nelle zone alte della classifica però pensiamo partita per partita poi vedremo cosa succede”.

“Sinceramente quest’anno mi ero detto di voler andare in doppia cifra però poi durante la stagione non sai mai cosa può succedere tra infortuni e quant’altro quindi l’importante è che arrivino i risultati collettivi, c’è questo in primo piano, poi se vengono anche quelli personali tanto meglio”. Prosegue poi parlando del rapporto con mister Nico Mariani e dell’ambiente: “Il mister da quando è arrivato a Urbino sta dedicando veramente tutto se stesso giorno e notte per cercare di aiutare la squadra a far sì che possa crescere di giorno in giorno, ha veramente cura di ogni dettaglio e particolare e ci tiene veramente tanto al gruppo che siamo. Personalmente mi sto trovando molto bene ma anche il resto della squadra col tempo sta piano piano cercando di portare sul campo quello che lui ci chiede e penso che più andiamo avanti più si vedrà il lavoro che tutti insieme stiamo facendo. L’ambiente a Urbino è sano ed è già qualche anno che la società sta facendo benissimo il suo lavoro, sta tornando entusiasmo ed è la cosa più importante”.

Getta poi uno sguardo al campionato: “Sicuramente è un campionato come già da qualche anno imprevedibile e combattuto fino all’ultima giornata con ogni squadra che di domenica in domenica può essere una nuova sorpresa. Penso che le squadre con qualcosa in più siano Montecchio e Maceratese ma potrei fare tanti altri nomi, potrei benissimo dire anche noi stessi perché fino adesso ce la siamo giocata a viso aperto con tutte”. Nel prossimo turno Galante e compagni faranno visita all’Atletico Mariner: “Come già detto prima in questo campionato non sai mai cosa aspettarti, sicuramente è una squadra molto forte come tutte del resto nel campionato che ultimamente ha fatto qualche punto di fila, sarà dura ma andremo là convinti dei nostri mezzi e proveremo in tutti i modi a vincere la partita”.

Author: redazione