SERIE C – Le pagelle dell’Ascoli nel pareggio interno contro il Milan Futuro
LIVIERI 5,5: Due diagonali su cui non riesce ad opporsi.
ALAGNA 6: Si auto-lancia sulla fascia ma i suoi cross non sono del tutto pericolosi. Onesta prestazione difensiva. (82′ TIRELLI s.v.)
PIERMARINI 5,5: Oggi si sono intraviste qualità moderne di un centrale che porta palla nel cuore del centrocampo. Però resta l’essere troppo molle in occasione del primo gol.
GAGLIOLO 4: Male sul primo contropiede, orribile l’ingenuità sul secondo gol. Beccato da tutto lo stadio, non una prestazione all’altezza.
MAURIZII 5,5: Meglio a contrasto che nelle sgaloppate offensive. (65′ ADJAPONG 6: Ingresso positivo, sia da esterno che da braccetto).
VARONE 5,5: Prende più botte in faccia qui che in un ring di pugilato. Corre e si spende ma sbaglia le scelte quando deve metterci la qualità.
BANDO 5: Partita sottotono, ci sta ogni tanto per un giovane. Oggi recupera qualche pallone ma nell’amministrazione della palla non brilla. (65′ BERTINI 6: Corre e contrasta, anche lui con poca qualità).
MARSURA 6: Non eccelle nelle giocate, una mezzala che giustamente ha sempre gli occhi puntati in avanti. Leggero in diverse occasioni ma proferisce la palla giusta per il gol di Forte. (82′ D’UFFIZI 7: Pochi minuti, alcuni dribbling e un gol sotto la traversa. Si, ci si è trovato, però ingresso voglioso).
TREMOLADA 5: Il cambio gioco completamente errato fa capire che oggi non era giornata. Gli riesce davvero poco e non trova mai il ritmo di giocata. (65′ SILIPO 5,5: Non trova spesso il pallone nell’ultima mezzora).
CORAZZA 5,5: Pochi palloni giocabili, se Forte si spende lui deve finalizzare ma la sfera non orbita mai nelle sue zone.
FORTE 7: Corre, si arrabbia, incita i compagni e segna ancora. Altra prova di voglia e coraggio, seppur con qualche fischio dalla tribuna che arriva puntuale.
All. DI CARLO 5: Impegno sottovalutato? Forse. La sua squadra scende in campo incatenata e mai pericolosa. Primo tempo soporifero e secondo in cui devi sempre rincorrere. Passa ad una difesa a tre e mette dentro nel finale quanti più giocatori offensivi possibili. Se con l’Entella la sconfitta era stata separata dalle occasioni e dall’ottima prestazione, oggi invece un passo indietro sotto quell’aspetto c’è stato.
