L’uomo aveva anche fornito false generalità
I poliziotti della Squadra Mobile dorica, Sezione Reati contro il Patrimonio, nel tardo pomeriggio di sabato 11 maggio, hanno rintracciato ed arrestato, presso un Centro di Accoglienza del luogo, un cittadino italiano di 68 anni, pluripregiudicato, per scontare una condanna definitiva di 4 anni e 8 mesi di carcere.
La pena comminata è da ricondurre ad un provvedimento di Ordine restrittivo per il cumulo di pene emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma, successivamente alle sentenze della Corte d’Appello di Bologna del 2016 (reati di ricettazione e false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale commessi a Rimini nell’agosto del 2010), del Tribunale di Roma nel 2018 (reato di ricettazione commesso a Roma nel 2011), del Tribunale di Gorizia nel 2019 (reato di minacce commesso a Gorizia nel 2016) e della Corte d’Appello di Roma del 2020 (reati di furto e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi commessi a Roma nel 2018).
L’arrestato, infatti, nell’agosto del 2010, si era reso responsabile di ricettazione a Rimini in quanto trovato in possesso di una bicicletta risultata rubata declinando, agli agenti intervenuti, delle false generalità; tra il gennaio e il marzo del 2011 si era reso responsabile a Roma della ricettazione di diversi assegni bancari risultati denunciati come smarriti dal legittimo proprietario; nell’ottobre del 2016, all’interno del carcere di Gorizia, si era reso responsabile di gravi minacce nei confronti di un compagno di cella; da ultimo, nell’ottobre del 2018, aveva compiuto un furto con destrezza di oggetti e denaro all’interno della chiesa dei Santi Michele e Magno di Roma e del possesso di documenti di identificazione falsi.
Nel pomeriggio di sabato scorso, i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona hanno catturato l’uomo, rintracciandolo presso il Centro di Accoglienza Marittima e, espletate le formalità di rito, l’hanno poi condotto presso il carcere di Ancona-Montacuto per l’espiazione della pena residua.