“Ci aspettiamo che le persone trovino ispirazione all’interno di questo spazio”
di Angelica Mancini
In concomitanza con il Salone del Mobile, per un’intera settimana la città di Milano si è trasformata in un’enorme galleria, con un fitto calendario di eventi ed appuntamenti culturali. Si tratta della Design Week, durante la quale si svolge, come ogni anno, la manifestazione del Fuorisalone.
Tra le tante installazioni spicca quella della pluripremiata azienda recanatese iGuzzini, leader nel settore dell’illuminazione architetturale, che ha inaugurato il 2024 vincendo 3 iF Design Award e con la candidatura a 4 Compassi d’oro, due tra i massimi riconoscimenti mondiali di design.
“Il concept che abbiamo deciso di presentare, insieme all’architetto Alfonso Femia, è quello di un dialogo tra passato e futuro, emblematicamente rappresentato da due prodotti. – afferma Cesare Avanzi, editorial communications senior manager – Il primo è il NEWFO che si ispira ad un nostro pezzo iconico, chiamato UFO, che ha segnato il momento di passaggio fra la vocazione decorativa dell’azienda, quando nacque nel 1959, al tema dell’illuminazione architetturale. Il NEWFO è un’espressione d’eccellenza totale con un impatto tecnologico pazzesco, perché questo prodotto ha in sé un’ottica realizzata ad hoc. Uno dei tratti distintivi di iGuzzini, infatti, è che ancora oggi tutte le nostre ottiche vengono progettate e realizzate negli stabilimenti di Recanati e questo consente di far sì che anche i prodotti di dimensione più ridotte possano essere performanti così come quelli più grandi.
L’altro prodotto è il FILORAIL, presentato al Light + Building di Francoforte, che in questo momento, con i suoi 3.6 millimetri, è il binario più sottile nel mondo. Il suo compito è quello di fondersi in modo invisibile con l’architettura assolvendo alle proprie funzioni senza dare nell’occhio.
In queste innovazioni si può vedere il futuro dentro il passato, ma abbiamo deciso anche di prendere dei prodotti dall’archivio storico del brand e di trasportarli in un’ambientazione futuristica. Così abbiamo reintrodotto nella produzione alcune lampade nate dalla collaborazione con nomi importanti come con Gio Ponti, Rodolfo Bonetto, Ennio Lucini, Luigi Massoni, adattandole alle esigenze di oggi. La sorgente luminosa delle nuove lampade non è più a fluorescenza bensì a led, in modo da avere un impatto rilevante anche dal punto di vista del consumo energetico, e sono fatte con delle plastiche riciclate dagli scarti delle stampe delle nostre ottiche, a loro volta riciclabili al 100%. Sostenibilità nella luce vuol dire un sacco di cose e il nostro impegno in questa direzione è molto concreto, come testimonia il fatto che il percorso che abbiamo intrapreso è stato approvato e certificato dalla SBTi (Science Based Targets initiative)”.
Tutto questo per dire quanto iGuzzini sia sinonimo di design made in Recanati.
“Ci aspettiamo che le persone trovino ispirazione all’interno di questo spazio. Ispirazione che da un lato è estetica e dall’altro rifletta un’intenzione di progettare con il fine di migliorare la vita delle persone. – conclude Avanzi – Non è solo una dichiarazione d’intenti, ma è proprio questo lo scopo e l’essenza stessa di iGuzzini”.