Operazione della Guardia di Finanza
Operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata a contrasto degli illeciti in materia di articoli pirotecnici. Denunciati 7 responsabili e posti sotto sequestro oltre 830.000 “botti”.
Con l’approssimarsi delle festività natalizie, le operazioni di controllo economico del territorio poste in essere dai finanzieri del Comando Provinciale di Macerata sono state incentrate anche sul contrasto agli illeciti in materia di articoli pirotecnici.
Gli uomini del Nucleo P.E.F. di Macerata, all’esito di una capillare attività info-investigativa svolta sull’intero territorio provinciale, hanno effettuato controlli nei confronti di diversi operatori commerciali, riscontrando per cinque di essi, operanti nelle zone interne del maceratese e sulla costa, gestiti da cittadini di nazionalità cinese, modalità non idonee di stoccaggio di numerosi fuochi d’artificio, rinvenuti nei luoghi di esercizio dell’attività nonché presso magazzini e depositi nella disponibilità dei medesimi operatori, in assenza di idonee precauzioni.
I “botti” sono stati trovati si trovavano ammassati alla rinfusa, unitamente ad altro materiale, in magazzini e depositi nonostante la normativa prevede che tali prodotti debbano essere conservati in imballaggi di trasporto appositamente approvati e posti a distanza di due metri da altra merce.
I fuochi d’artificio, in gran parte appartenenti alle categorie “F1 e F2”, tra cui spiccavano bengala, fontane, batterie pirotecniche, non potevano essere custoditi con le modalità riscontrate, atteso che la disciplina di settore, anche a seguito dei numerosi episodi di vittime e feriti registrati ogni anno in occasione del Capodanno, regola in maniera puntuale e stringente le cautele da adottare per il relativo deposito.
Nel corso dei controlli, i Finanzieri hanno, inoltre, appurato che una delle ditte interessate vendeva materiale pirotecnico sebbene priva della prescritta licenza prefettizia.
Al termine delle operazioni, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro di oltre 830.000 pezzi, per un totale di circa 1,8 tonnellate di fuochi d’artificio, e alla denuncia alla locale Autorità Giudiziaria dei cinque titolari delle imprese controllate e di altri due soggetti facenti capo alle stesse, per il reato di illegale detenzione di materiale esplodente.
Sono altresì in corso ulteriori accertamenti finalizzati alla ricostruzione dei flussi di denaro movimentati al fine di verificare la posizione dei responsabili dal punto di vista fiscale.