Inviati alla rottamazione
Altre 134 armi inviate per la rottamazione al Cerimant dell’Esercito di Padova: 40 pistole e 90 fucili, 4 armi bianche (sciabole e coltelli) ritirati o versati alla Polizia di Stato.
La Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza di Ancona continua ad effettuare i controlli sui detentori di armi comuni da sparo residenti in questo capoluogo al fine di verificare il rispetto delle norme previste in materia. Dal 14 settembre 2019, infatti, chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto, previsto dall’art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol.
Inoltre, negli ultimi mesi personale della Questura di Ancona ha ritirato cautelativamente armi da fuoco a soggetti segnalati nel corso dell’attività di Polizia giudiziaria per liti in famiglia e maltrattamenti (“codice rosso”). In particolare nel maggio scorso sono state ritirate delle armi ad un cittadino anconetano che si era reso responsabile del reato di stalking nei confronti della sua compagna, mentre nel luglio scorso è stata ritirata l’arma di servizio (ed i titoli di Polizia) ad un Guardia particolare giurata che si era resa protagonista di un violento litigio, e nell’occasione aveva minacciato sia la compagna che l’amante.
Tra le armi ritirate e quelle versate spontaneamente da soggetti che le detenevano, sono state inviate alla rottamazione, negli ultimi tre anni, oltre 1400 armi, di cui 39 sono state ritenute di interesse storico e per questo saranno inviate al Ministero dei beni culturali.