Il religioso accusato di omissione di soccorso
Era il 7 settembre del 2013 quando padre Roberto De Luca di Caldarola, a bordo di una Citroen Picasso di proprietà della Provincia picena San Giacomo della Marca dei frati minori, stava percorrendo la strada che attraversa contrada San Liberato a San Ginesio. All’improvviso invase la corsia opposta andando a scontrarsi con la Renault Clio di Andrea Micucci. Dopo l’impatto violentissimo quello di cui ancora, a distanza di cinque anni dal fatto, non si capacita Micucci è la reazione che ha avuto il frate di 35 anni: uscì per primo dalla macchina e si allontanò in fretta scusandosi perchè doveva andare ad un matrimonio ed era già in ritardo. Il 50enne ferito ed incastrato all’interno dell’abitacolo gli avrebbe chiesto più volte di aiutarlo ma padre Roberto lo lasciò da solo. L’automobilista riuscì ad uscire e a chiamare i soccorsi del 118 e i carabinieri. Qualche minuto dopo sopraggiungero due frati mandati da padre Roberto. Quest’ultimo finì sotto processo per omissione di soccorso. Ieri la vittima dell’incidente ha raccontato nell’aula del tribunale di Macerata l’accaduto al giudice Vittoria Lupi e al pm Rocco Dragonetti. Il 30 gennaio prossimo la discussione.
