SERIE D – Partita a senso unico al Bonci, doppio Casolla sempre più capocannoniere. Canarini non pervenuti, rimpiccioliti da assenze e crisi 2006
Fossombrone è davvero “big”, la Fermana è “little little”. E pensare che solo due stagioni fa la prima era in Eccellenza, la seconda in Serie C. In D, il Fosso ha stritolato i canarini per organizzazione, idee, concetto di squadra. Un avviso per chi sta lassù: nei piani alti, bisogna stare attenti alla mina vagante, trascinata da un Ciccio Casolla in formato maxi – altra doppietta, il primo su rigore – e da un mister Fucili simbolo del popolo: “Mister portaci in Europa”, il coro degli ultras. Al contrario deve preoccuparsi la Fermana, sempre più giù e protagonista di recenti trasferte troppo negative per essere vere. Troppi gli assenti importanti, troppi anche i cambi di Bolzan che continua ad alternare moduli e giocatori. Delle riflessioni per forza di cose si apriranno.
La cronaca. Subito sorprese in avvio con schieramenti rivoluzionati. Ti aspetti il 3-5-2 del Fosso e il 4-3-3 della Fermana, è esattamente l’opposto. Bolzan, senza i big Bianchimano e Karkalis, sceglie di nuovo la difesa a tre come a Riano col Roma City, Mavrommatis si blocca per un attacco febbrile notturno e, essendo out pure Granatelli, tra i 2006 deve esordire l’ex Primavera dell’Ascoli Carosi da mezzala. Siccome la sfiga ci vede benissimo, chi si poteva far male dopo un quarto d’ora? Carosi… Dentro lo sconosciuto Luzi, unico elemento che poteva essere pescato in panca per la regola degli under. Nel “Fosso”, invece, Fucili rinuncia a Riggioni e all’over Bianchini per la legge degli fuoriquota, in porta va Amici mentre gli ex Camilloni – canarino nella seconda parte di stagione 2017-18 – e Kyeremateng – eroe mancato nei playout con la Viterbese nel 2022 – sono regolarmente in campo seppur acciaccati.
La partita in avvio pare un po’ bloccata, serve un episodio che arriva abbastanza subito. Al 18’ ottimo schema da corner del Fossombrone che libera sullo spigolo corto dell’area la scodella di Procacci: il lob finisce sul secondo palo dove Urso è cinturato da Casucci, rigore gigantesco che lo specialista Casolla di piatto realizza regalando il vantaggio ai suoi. E’ decisamente più Fossombrone che controlla agevolmente la gara sfruttando le difficoltà di una Fermana che non carbura, anche se di occasioni limpide non se ne contano, fatto salvo per un sinistraccio del solito Procacci – ottimo a sinistra – che prima è fortunato sul rimpallo poi sciagurato nello spedire altissimo un passo dentro l’area. Il Fosso è completo in ogni reparto, alterna gioco lungo e gioco corto portando la Fermana a spazientirsi. Inizia una sequenza di falli interminabile, unico modo per interrompere il palleggio di casa. Per gli ospiti non c’è nulla da annotare, se non un destro di Romizi al 41’ che scavalca la recinzione e termine nel campo di calciotto fuori dallo stadio. Si va al riposo con Camilloni che sembra Beckenbauer e Romizi ammonito: salterà il Sora tra sette giorni. Nella ripresa dopo qualche secondo il cross di Casucci smanacciato da Amici (al primo pallone toccato…) potrebbe costituire un segnale (cambiato il vento per la Fermana?) e invece no. Nell’altra area Di Stasio commette un altro disastro – uscita a vuoto su un traversone di Amerighi – e Casolla insacca a porta vuota il 2-0. Non c’è davvero più niente da aggiungere.
Il tabellino
FOSSOMBRONE-FERMANA 2-0
FOSSOMBRONE (4-3-3) Amici; Amerighi (42’st Bianchi), Urso, Camilloni, Procacci (47’st Tamburini); Conti, Bucchi, R. Pandolfi; Kyeremateng (31’st Broso), Casolla (40’st Fraternali), Torri (25’st Satalino). All: Fucili
FERMANA (3-5-2) Di Stasio; Tomassini, Tafa, Cocino; Bartoli (15’st Pinzi), Carosi (15’pt Luzi), Romizi, Fontana (15’st Valsecchi), Casucci (33’st Polanco); Palumbo (8’st Lomangino), Sardo. All: Bolzan
ARBITRO Barbatelli di Macerata
RETI 20’pt Casolla su rigore, 9’st Casolla
NOTE ammoniti Romizi, Procacci, Cocino, Satalino, Polanco