Protezione Civile e Arpam hanno monitorato l’aria. Il problema al porto
Intorno alle 23 di ieri (6 febbraio) è scattato l’allarme nel centro di Ancona per un forte odore di idrocarburi; tantissime le chiamate da parte di cittadini preoccupati. Sul sono intervenuti i Vigili del fuoco e la Capitaneria di Porto e hanno individuato quale probabile causa una unità passeggeri all’ormeggio presso la banchina nr.15 al porto.
Dai primi accertamenti esperiti a bordo della nave dal competente personale della Capitaneria di Porto e dai primi riscontri al vaglio si ritiene che la problematica abbia avuto origine dal sistema di sfiato dei vapori dell’impianto di riscaldamento dell’Olio Combustibile contenuto nei serbatoi. Il carburante (Fuel Marine Oil) va infatti mantenuto fluido e per questo un sistema di bordo provvede a riscaldarlo costantemente alla bisogna.
L’ipotesi avanzata dagli ispettori della Guardia Costiera è che la presenza di acqua nel combustibile abbia determinato una emissione di anomala intensità del vapore, dall’acre odore di idrocarburo. Lo stesso comando di bordo, intervenendo sul dispositivo, ha interretto in effetti il fenomeno, che in successivo rapido dissolvimento nel giro di circa un’ora non risultava più percepibile.
La capitaneria proseguirà in ulteriori accertamenti tecnici del caso mentre Vigili del Fuoco e Protezione Civile con AST ed ARPAM hanno monitorato l’aria in cui si è avvertito maggiormente il fenomeno.
