La settima edizione si incentrerà sul tema del Viaggio, “Attraversare il mondo con la cultura”
L’edizione 2019 del Festival del Giornalismo culturale è stata presentata ieri 5 settembre alla Camera dei Deputati a Roma.
Due fine settimana e cinque sedi: sabato 14 e domenica 15 settembre ad Abbadia di Fiastra (in provincia di Macerata) e Ascoli Piceno, giovedì 3 e venerdì 4 ottobre a Pesaro, sabato 5 a Fano e chiusura ad Urbino domenica 6. Ci saranno decine di ospiti, lectio, dialoghi, workshop, concorsi e concerti. Per costruire un confronto sempre più fertile tra scrittori, giornalisti, artisti, studiosi e un pubblico, specie giovanile, che ogni anno è sempre più partecipe. Per cercare di comprendere i temi della cultura e del viaggio. Ci saranno ospiti di spicco come Gianluca Semprini, Quirino Principe, Davide Rondoni, Marco Carminati, Giuseppe Catozzella, Francesca Mannocchi, Giuseppe Piccioni, Darius Arya, Sandro Gerbi, Lorenzo Cremonesi, Achille Bonito Oliva, giornalisti, scrittori, sociologi, critici ed esperti sul tema del viaggio, il quale verrà approfondito in tutti i campi culturali: la storia, il giornalismo, la letteratura,l’arte, il cinema, i libri, il teatro, ma anche la musica con il concerto di Ernesto Bassignano.
Lella Mazzoli, direttore del Festival del giornalismo culturale: “Il viaggio è un tema considerato fondamentale per conoscere il mondo e le diverse culture e sarà il filo conduttore di questa settima edizione del Festival. Viaggiare significa fare esperienze dei territori e dei prodotti culturali. Viaggiare vuol dire raccontare il mondo attraverso la cultura. L’Osservatorio News–Italia che accompagna da sempre il Festival con una ricerca su come si informano gli italiani anche quest’anno presenterà in anteprima i dati sull’informazione culturale e lo farà a Pesaro il 3 ottobre”.
Giorgio Zanchini, direttore del Festival del giornalismo culturale: “Il nostro Festival quest’anno nasce nelle zone segnate dal terremoto (Ascoli Piceno e Abbadia di Fiastra) e ha scelto così il viaggio come file conduttore. Una ramificazione territoriale per raccontare l’identità culturale del territorio stesso. La settima edizione del Festival ha una sua specificità: il viaggio, per cercare di raccontare la storia un po’ come facevano i giornalisti inviati nel passato che con gli occhi vedevano il mondo e lo raccontavano”.
Piero Dorfles, membro del comitato scientifico: “Nelle redazioni giornalistiche la cultura arriva sempre per ultima. Per questo la nostra prerogativa è che tutto quello che deve essere informazione deve essere cultura. L’informazione se fatta con cultura è conoscenza, altrimenti una spolverata che sparisce in poco tempo. Se non abbiamo cultura non abbiamo giornalismo, ma superficialità”.
Gianluca Carrabas, amministratore unico di SVIM: “Le aree colpite dal sisma sono il pilastro della cultura. Così noi abbiamo pensato alle Marche al plurale per mostrare l’eccellenza di cui dispone questa grande regione, come i patrimoni artistici e culturali, le riserve agricole e i giacimenti naturali”.
Il Comitato Scientifico sarà composto da: Cristina Battocletti, Giovanni Boccia Artieri, Fabio Cappelli, Paolo Di Paolo, Piero Dorfles, Mariangela Galatea Vaglio, Paolo Iabichino, Lella Mazzoli, Sabina Minardi, Massimiliano Panarari, Vilberto Stocchi, Massimiliano Tonelli, Giorgio Zanchini.
