Fermana, v’aspettavate qualcosa di diverso? Staff medico imputato, dirigenza inesperta deve crescere

SERIE D – Canarini ultimi, senza penalizzazione sarebbero a -3 dalla salvezza diretta. Tanti infortuni, dichiarazioni che si contraddicono, gestione Karkalis inadeguata. Ma siamo in linea, un dato di fatto

Fermana ultima anche in Serie D, a -5 dalla salvezza diretta (sarebbero solo 3 i punti di distacco senza la dannata penalizzazione…), tifosi un po’ stanchi di vedere sconfitte pure al piano di sotto eppure noi non troviamo motivi per criticare in modo così aspro. Per il semplice fatto che i canarini sostanzialmente sono in linea con ciò che era immaginabile, se qualcuno s’aspettava qualcosa di diverso è un problema non nostro…

I canarini convivono con le loro difficoltà innate, siamo stufi di ripeterlo. Potranno competere per rimanere in categoria a patto di crescere come società, come dirigenza, come squadra, come staff tecnico e medico. Ma era prevedibile che ci fossero intoppi. Sul campo del Roma City non puoi non pagare una formazione rimaneggiata, che ha chiuso senza Karkalis, Tafa, Romizi, Casucci, Bianchimano. Mezza squadra out. E se in alcuni frangenti è la sfortuna che ti complica la vita – febbre per Romizi rimasto in hotel, botta alla schiena per Tafa uscito all’intervallo -, in altre circostanze è l’inadeguatezza.

La gestione del centrale Karkalis è dilettantistica, in soldoni da Promozione o forse più in basso. L’ex professionista, uscito coi crampi al polpaccio in Fermana-Vigor Senigallia, è stato gestito nella settimana successiva e schierato titolare a Notaresco, quando però durante il primo tempo già chiese il cambio. Sostituito all’intervallo per il solito problema. Dopo tre giorni, infrasettimanale con il Chieti. E Karkalis? Incredibilmente titolare nella distinta pre-gara. Risultato? Si è scaldato ed ha alzato bandiera bianca. Voci di corridoio dicono si sia stirato, insomma dal semplice affaticamente al danno muscolare per negligenze. Il bello è che Karkalis è stato pure inserito tra i convocati per la trasferta di Roma, nonostante fosse rimasto a casa. Le solite inutili pretattiche – stesso dicasi per Diouane e Palmucci, convocati ma mai saliti sul pullman in direzione capitale – che in primis non fanno che portare in giro i tifosi canarini stessi.

A Riano pure il terzino-attaccante Casucci è rimasto in panchina a causa di un fastidio muscolare, mentre Bianchimano dopo mezzora si è accasciato al suolo lamentando un problema fisico della solita natura. Troppi tre impegni in una settimana, anche questo rischio lo avevamo sottolineato. E Bolzan? Ha sfoderato un altro cambio di modulo, giocando con la difesa a tre mai vista prima. 3-4-2-1 in avvio (lo scriviamo papale papale perché in molti coi sistemi di gioco fanno a cazzotti…), con Mavrommatis a tutta fascia ad alternarsi con l’interno Valsecchi, il debuttante Bonugli da braccetto e Ferretti esterno sinistro a tutta fascia. Non è andata un granché bene, perché Ferretti ha sofferto in ripiegamento riuscendo poco a spingere, Bianchimano e Tafa si sono fatti male e se nella ripresa sei costretto a presentarti con una difesa a tre Marucci-Bonugli-Cocino sai che puoi concedere qualcosa.

Insomma, qualche tatticismo farraginoso esiste, qualche difetto di fabbrica pure. Ma tutto si sapeva. La squadra va dunque supportata perchè l’impegno, come ha detto Bolzan, non è mai mancato e ci mancherebbe pure. Tutte le componenti, però, devono alzare il livello, compresa quella dirigenza inesperta. E non è una critica. Tutti sono all’esordio, dal ds Paolucci al dg Ruggeri. Crescere anche nelle dichiarazioni è importante. Dopo la sconfitta di Notaresco Paolucci disse: “Colpa mia, la squadra l’ho costruita io. Probilmente ci crediamo più forti di quello che siamo”. Dopo un giorno Ruggeri in diretta streaming a Salotto Canarino disse l’opposto, ossia che la società era contenta di tutti… Contraddizioni evidenti che creano solo caos. Va dato comunque ai due ex calciatori di capire come funziona il ruolo, mentre sull’arte di saper scherzare o sdrammatizzare con la gente (e con i giornalisti…) non si può far nulla: quella ce l’hai o non ce l’hai, qualcuno alla Fermana ha già dimostrato di non averla… E il sindaco Paolo Calcinaro? A quanto pare in tema Fermana “posta” solo in caso di vittoria…

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