SERIE C – C’è un po’ di preoccupazione nel gruppo squadra per le quattro mensilità che mancano. Al di là della Serie D a rischio, la fideiussione a garanzia è dei proprietari. Meglio saldare le pendenze che perdere beni personali. Pippo lo sa. Scalano le scadenze
Molto politico, un po’ anche filosofo. Sì, perchè Pippo Simoni ha già le sue risposte. Meglio pagare tutti gli stipendi che mancano – preferibilmente tramite sponsor e artifici dell’ultimo minuto ecc. – piuttosto che ribaltare il tavolo e veder evaporare la…fideiussione a garanzia da 350mila euro depositata obbligatoriamente in fase d’iscrizione la scorsa estate. Fideiussione prodotta tramite beni personali della famiglia Simoni.
Fideiussione che diventa polizza anche per la tranquillità dei calciatori stessi, un po’ preoccupati per una Fermana in subbuglio, in netta crisi, senza punti di riferimento, con un futuro in bilico e con quattro stipendi da ricevere. Soldi in pericolo? Non troppo. Anche se il club dovesse perdere la Serie D – c’è attesa per il concordato e lo stralcio del debito con l’Agenzia delle Entrate – , la proprietà dovrà fare in modo di non far svalutare quei beni personali “bloccati” per il calcio. Se infatti la Fermana non dovesse pagare entro le scadenze, quei soldi sarebbero recuperati in percentuale nei prossimi mesi dal gruppo squadra tramite la fideiussione dei Simoni.
Simoni che, oltretutto, non possono fare (ulteriori) brutte figure. Gianfilippo non può fare passi falsi in campagna elettorale… Con la retrocessione, comunque, si allungano le scadenze e si dilatano le tempistiche. Non vale più la deadline del 4 giugno – in caso di salvezza due stipendi sarebbero dovuti essere saldati -, tutto rimandato al mese successivo. Quando (e se) la Fermana si iscriverà alla D, dunque a metà luglio (la Lnd non ha ancora ufficializzato la data limite), dovrà dimostrare di aver pagato almeno tre stipendi, con la possibilità di pagare il quarto ad agosto. Bisogna armarsi di pazienza, a meno che i Simoni non accelerino. E paghino in anticipo. Molto politici. Un po’ filosofi. Non certo commercialisti.