Fermana romanzo triste: caro Simoni, puoi dirci cos’hai in testa?

Al 9 agosto i problemi col concordato (ma va?) rallentano la trattativa con l’Holding Fabriani. Pippo deve uscire allo scoperto. Vuole cedere o no? Quali sono le alternative? Il drammatico silenzio di una piazza rassegnata

Caro Gianfilippo Simoni, potresti dirci cosa hai in testa? Quali sono le tue strategie? Quali sono le tue reali intenzioni? La Fermana è un triste romanzo buttato su in maniera amatoriale, ma è ora di farla finita. L’inattaccabile presidente – mai seriamente contestato, bravo lui che è riuscito a rendersi immune… – al 9 di agosto DEVE spiegare come stanno le cose, rompendo un silenzio sconcertante.

Ieri era in programma la firma del preliminare di cessione alla holding laziale Fabriani Group. Tutto pronto, si vociferava. Bisognava apporre solo le firme. E invece non è arrivato alcun autografo. Problemi sul concordato (ma va?) hanno rallentato tutto. E per fortuna che l’avvocato Daniele Gambelli del foro di Ancona – per carità, nessun campanilismo… – un paio di settimane fa volle uscire su tutti i giornali urlando a gran voce “Non siamo tristi non siamo soli. Tra quindici giorni avremo novità”. Quali esattamente? Tempo scaduto. La situazione invece non è fluida. L’imprenditrice Martina Fabriani (nata a Roma nel dicembre 1988, soltanto omonima di quella nata nel 1985, residente a Ladispoli con debiti riscontrati dal Tribunale di Civitavecchia, su cui il popolo della rete gialloblù è caduto tristemente in fallo scambiando persona…), da una settimana a stretto contatto con le alte sfere canarine era ieri presente in carne ed ossa per guardarsi gli ultimi documenti e finalmente prendere in gestione la Fermana. Peccato che non si sia trovata la giusta sintesi contrattuale, nonostante la giovane romana abbia voglia di accelerare, considerando il calcio marchigiano una grande vetrina per i suoi interessi edilizi.

Fabriani corre ad una velocità, Pippo passeggia. Al 9 di agosto. Un ritmo troppo cadenzato, oseremmo dire vergognoso. A questo punto Simoni deve dire la verità. Non si fida della Fabriani come lo scorso anno non si fidava di Di Matteo? Che la congedi, ma che contemporaneamente ci porti le sue soluzioni. Ha alternative o è con le spalle al muro? D’altronde Pippo ha già perso da mesi , forse da anni, nonostante sia stato bravo a farsi voler bene dai tifosi. Il problema è che lui era socio mentre la Fermana faceva debiti (un socio con gli occhi chiusi?), e da un anno è l’unico proprietario ma con portafoglio risicato e senza idee. A 16 giorni dall’esordio ufficiale in Serie D, dopo una retrocessione inappellabile, la Fermana non esiste. Fa strabuzzare gli occhi anche il silenzio della politica locale, sempre pronta ad affermare che “La Fermana è socialità, turismo, promozione” puntando sulle solite frasi fatte, ma ora semplice spettatrice in un momento mai esistito in più di 100 anni di storia.

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