PAGELLE FERMANA – Il collettivo giovane e frizzante piace ma mancano due punti pesanti: in vantaggio di un gol e di un uomo…
di Lorenzo Attorresi
Nardi 6: ci mette le mani giusto nel secondo tempo, su “tiretti” facili da lontano. Lo beffa Misuraca: chi di autogol ferisce, di autogol perisce.
Gkertsos 5.5: non parte benissimo, becca una palla-sopra che lo infila, in difesa sembra soffrire e allora decide si sciogliere le briglie gettandosi in avanti. Stavolta il minuto 94 non gli porta bene: arriva bene sul secondo palo, sparacchia fuori. Non è sempre Pasqua.
Spedalieri 6.5: in crescita evidente, anche se in qualche frangente in difesa palesa dei difetti. Sarebbe pagato per proteggere la porta, ma intanto il meglio lo dà in attacco. Stacco imperioso e prima rete nei professionisti, sfiora pure la doppietta. Bene così.
Pellizzari 6.5: in precampionato si presentò in un paio d’amichevoli con gli scarpini di colore diverso, dettaglio cromatico che lo aveva subito bollato come “difensore presuntuoso”, che faceva pendant con i suoi lanci pretenziosi dritti in fallo laterale. “Pelli”, però, piano piano si sta strappando l’etichetta di dosso. Azzecca la trivela per Fischnaller, palleggia di qualità e soprattutto è impressionante quando va giù in area col tempo giusto per stoppare il tiro a botta sicura di Giampaolo: “difensore scivoloso, difensore valoroso”, altroché pericoloso.
De Nuzzo 7: qualcuno dovrebbe spiegare il perchè l’ultimo giorno di mercato, tre settimane dopo averlo preso, questo terzino mancino stava per essere ceduto. L’ex Vis Pesaro è un potenziale titolare, nonostante sia un over del ’99. Piede importante in fase offensiva, un assist e mezzo.
Eleuteri (35’st) sv
Graziano 6: nella mediana tutta over, recupera palloni e gioca facile.
Romeo (43’st) sv
Giandonato 7: doveva riposare, anzi no. Partita piena, una delle migliori con la maglia della Fermana. Ha tanto spazio a disposizione perchè Sbaffo non lo segue nemmeno per sbaglio, lui lo sfrutta facendo girare il pallone con qualità e soprattutto andando spesso in verticale. Nella ripresa sfodera un cross che lo sciagurato “Fisch” non riesce a tradurre in rete in area piccola. La pecca? Correre indietro non fa per lui.
Scorza (29’st) sv
Misuraca 6: un altro che a calcio ci sa giocare, lui che è cresciuto nel settore giovanile del Palermo e in Serie B si è poi fatto uomo. Peccato la sfortunata autorete, 90′ da mezzala.
Pinzi 6: sembra avere più qualità di papà Giampiero, uno ha centinaia di partite in Serie A. Affermazione forse forte e avventata, ma il 2003 può davvero crescere. Adattato da esterno del tridente – come lo era stato Romeo -, mostra doti interessanti e visione che in pochi hanno: guardare per credere il lob con cui invita in area Gkertsos…
Bunino (35’st) sv: il Re Leone invocato dai tifosi, uscito stanchissimo dopo la battaglia col Gubbio, ha dieci minuti per provare a vincerla. Disegna un bell’assist sul palo lungo per Gkertsos, fosse stato il contrario magari sarebbe andata meglio.
Fischnaller 6: dispiace dargli solo la sufficienza. Meriterebbe molto di più per mole, come pure Bunino col Gubbio, però quel gol fallito fa crollare drasticamente la valutazione. A un metro dalla porta, di testa, non riesce ad inquadrarla. Sembrava impossibile. Nel primo tempo, invece, si era mosso alla perfezione bruciando tutti: destro potente e spizzata da bomber, due miracoli di Bagheria.
Maggio 6.5: la Fermana scopre un altro titolare, un 2002 che lo scorso anno giocava in Serie D con la Cittanovese, preso in estate a titolo definitivo dalla Pro Vercelli. Fisico alla Iotti, con molti più numeri e caratteristiche prettamente offensive. Si sa muovere, parte da esterno, viene in mezzo al campo, fa assist – che tocco per “Fisch” – è scafato, intelligente, può determinare. Provoca il rosso di Alfieri, ne fa ammonire un paio.
Nannelli (43’st) sv
Protti (all) 6: rimane un pizzico di rammarico per non aver vinto una gara che la Fermana aveva in tasca, ma guardandosi indietro rimane solo la soddisfazione per quello che sta a poco a poco costruendo. Nei cambi è scientifico per attingere al minutaggio, ma forse poco incisivo. Un dettaglio da sistemare: le palle inattive a sfavore, stavolta non è stata solo questione di centimetri.
