Fermana, Maurizi carico per Pordenone: “Lotteremo fino all’ultimo”

SERIE C – Il centrocampista canarino spera di ripetere la performance vista col Vicenza: “Orgoglioso di questo gruppo, meritiamo la salvezza quanto prima”

Dei gladiatori della Fermana che hanno lottato non tirandosi in dietro dalla difficile battaglia col Vicenza, uno dei più giovani è stato Samuele Maurizi che in campo ha invece dato una prova di maturità affrontando la gara con grande personalità. La gioia per la vittoria di Vicenza c’è, ma il prossimo impegno ha imposto di iniziare la settimana guardando subito all’imminente sfida: quella con la capolista Pordenone. “I neroverdi con primi non a caso. Questo la dice lunga su che valore abbia perché essere primi in una categoria in cui ci sono tante squadre forti e attrezzate per stare lassù come il Monza, il Vicenza, la Feralpisalò, significa essere davvero forti. Dovremo riaffrontarli come abbiamo fatto domenica scorsa”. La crescita passa anche per queste gare e il calcio impone di farlo bene e in fretta. “E’ vero che quella col Vicenza è stata personalmente una delle prestazioni più belle – risponde interrogato a riguardo – Sono contento di questo, ma è stata una prestazione di squadra ed è questo a rendermi più orgoglioso. Mi sono trovato bene in questa nuovo ruolo e sicuramente è un ruolo che da più libertà in mezzo al campo, seppure con delle coperture comunque da fare e delle regole da seguire. È un ruolo che mi piace molto e nel quale riesco ad avere un approccio anche mentale migliore. Resta il fatto – continua – che io sono completamente al servizio della squadra, se si fa bene, anche il singolo riesce a emergere e fare meglio. Auspico di arrivare alla salvezza il prima possibile”. Quando si parla di squadra questo vale per ogni tipo di argomento, per cui, guardando per un’ultima volta alla gara col Vicenza, Maurizi commenta: “L’aspetto da sottolineare è che c’è stata una buona prestazione, che ci ha fatto ottenere una bella vittoria nonostante le assenze di giocatori importanti. Per qualsiasi giocatore, che lavora tutta la settimana per la partita, il risultato positivo appaga di tutti gli sforzi. Se poi capita in occasioni in cui gli avversari arrivano pensando di asfaltarti e alla fine escono sconfitti questo dà una carica ancora più grande”. Per crescere bisogna farsi le ossa e Maurizi lo ha provato sulla sua pelle. “Ho giocato in Eccellenza, poi il passaggio dall’Eccellenza alla serie D, quindi in serie C è stato tosto. In mezzo metto il ritiro col Carpi: lì ho avuto modo di mettermi alla prova con ritmi molto alti e stare a quel passo è stata dura. Arrivando a Fermo diciamo che è stata una fortuna aver affrontato prima la preparazione con una squadra di serie C perché ero preparato dal punto di vista del ritmo, appunto”. Quest’anno per Maurizi rappresenta anche il passaggio da under a over, come lo vivi? “Il passaggio da under a over si fa sentire, ma per me è uno stimolo per dare ancora di più perché si vuole dare un motivo ancora più forte al mister per farti scegliere. Il lavoro è impegnativo. Sicuramente ci sono cose su cui devo migliorare: personalità forse o continuità”.

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Author: redazione

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