SERIE C – Vittoria con la Lucchese archiviata. In Toscana il Re Leone fece benissimo e dovrebbe giocare. Il romano avversario dopo la retrocessione: poche tracce in bianconero
La vittoria di sabato con la Lucchese è già archiviata. Lo ha imposto il calendario. Il turno infrasettimanale ha costretto la Fermana agli straordinari. Domani – martedì – in notturna è complicata la trasferta a Siena contro una big che però, notizia non proprio da buttare, dovrà fare a meno del suo calciatore più pericoloso: Francesco Disanto, 5 reti e 3 assist, è squalificato.
Bene per Stefano Protti che nel post Lucchese, in qualche modo, ha fatto capire che al Franchi ci sarà spazio per Bunino. L’attaccante è oltretutto un ex della sfida. A Siena, infatti, giocò in C nel 2016-17 disputando una delle sue migliori stagioni, dopo il debutto in B con Pro Vercelli e Livorno: il Re Leone siglò 8 reti spesso subentrando. Quasi il suo massimo, tolti i 9 sigilli realizzati con la Juve Under 23 un paio d’anni dopo.
A proposito di ex, vestì il bianconero pure il portiere Michele Nardi, rimasto a Siena nella prima parte di stagione 2018-19 senza praticamente mai giocare in campionato. Nardi, infatti, fu penalizzato da un paio di errori estivi in Coppa Italia a Chiavari, così perse il posto a favore di Contini. A gennaio se ne andò al Sudtirol, andando a sostituire Offredi che si promise alla Triestina, affrontando dunque in campionato la Fermana di Destro e Giandonato.
Chissà se domani Nardi riprenderà il suo posto: con la Lucchese è rimasto in panchina per colpa di una botta che gli ha riacutizzato un problemino riscontrato settimane fa a Montevarchi. Se non ce la facesse, dentro Borghetto in tutta serenità. E il Siena? Chi sarà il sostituto di Disanto? Dovrebbe scaldarsi Arras: sarebbe una bocciatura per Marco Frediani, di nuovo sulla strada della Fermana dopo la retrocessione dello scorso anno. Il romano non sta lasciando alcuna traccia in bianconero: solo 75 minuti giocati in campionato, zero partite da titolare. Onestamente non è una sorpresa.
