Fermana, il peggior attacco non è una novità: così da cinque anni in C

SERIE C – Dal 2017 i canarini segnano poco ma si sono sempre salvati. Zero alibi, dunque, ma la missione stavolta appare più dura

Rattoppata la Fermana da trasferta – ora c’è più solidità, gli 0-0 a Olbia, Viterbo e Grosseto lo testimoniano -. bisognerà risolvere un altro problema. Trovare soluzioni per far qualche gol in più sarà necessario per poter vincere anche quegli scontri diretti lontani dal Recchioni: missione vitale per il futuro.

Storicamente, comunque, non è mica una novità che i canarini detengano uno degli attacchi peggiori della C. In questi anni, in 161 gare di Lega Pro, i gialloblu hanno timbrato solo 120 volte in cartellino. Il secondo peggior attacco nel 2017-18 (27 gol in 34) bastò e avanzò per salvarsi alla matricola di Destro in un campionato di gran lunga più facile dei successivi. 18 squadre, zero retrocessioni dirette, ultima e penultima a fare i playout.

Nel 2018-19, altro secondo peggior attacco, ma stavolta i 21 sigilli in 38 gare valsero addirittura il decimo posto e dunque i playoff.

Nel 2019-20, campionato monco per la pandemia, la Fermana gonfiò il sacco 22 volte in 27 occasioni: terzo peggior attacco del girone B, ma solo l’algoritmo finale privò i gialloblu di un altro decimo posto.

Lo scorso anno, invece, ecco serviti 31 reti in 38 turni di campionato: la Fermana risultò essere clamorosamente il peggior attacco, nonostante gli 11 gol di Neglia. La salvezza? In dubbio sino a dicembre, poi Cornacchini innestò la marcia.

Ora, a inizio febbraio, questa Fermana di gol ne ha fatti 19 in 24 gare ed è il secondo attacco meno prolifico. Numeri che valgono il limite dei playout: senza la penalizzazione inflitta all’Imolese – meno 2 punti – i canarini sarebbero dentro la zona rossa. La missione salvezza diretta appare ancor più ardua, per calendario – quasi tutte in trasferta le sfide decisive, quasi tutte le big da affrontare al Recchioni -, per momento di difficile interpretazione – minutaggio o no? i nuovi arrivi under potranno essere protagonisti? -, e per una mera frase fatta: “Non tutte le ciambelle nascono con il buco”.

Si sa che i gol oltretutto costano, così come la qualità. La Fermana, per budget, non si è mai potuta permettere il top player del momento, puntando su spirito di rivalsa – vedi Lupoli, non segnava da due anni quando diventò canarino (12 reti in due anni non furono poche) o lo stesso Boateng -, su voglia di rilanciarsi dopo gravi infortuni – vedi Cognigni (11 reti con la maglia della sua città) e Frediani (crociato rotto lo scorso anno ad Alessandria e una condizione psicofisica che non appare al massimo) -, su gente esperienza– vedi Sansovini (5 gol e carretta tirata all’inizio dell’avventura della Fermana in C) e Marchi (ma 1 solo gol su rigore, peraltro inutile, per Ettore, che però anche lo scorso anno alla Vis Pesaro realizzò davvero poche reti).

La morale? Serve il quinto piccolo grande capovaloro. Domenica con la Vis Pesaro la Fermana dovrà cercare di sfruttare appieno il fattore campo. Chi entrerà nel tabellino dei marcatori? Qualsiasi cognome sarà gradito.

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