PAGELLE FERMANA – Comotto irriconoscibile, Tedone e Manetta catastrofici
di Lorenzo Attorresi
Gemello 5: gli errori di Tedone e Mane paradossalmente finiscono per togliergli il tempo degli interventi. Ecco perché si arrabbia molto con i suoi.
Manetta 4.5: per caratteristiche, la difesa a tre dovrebbe essere roba sua eppure non supera la prova tattica. Non esce con i tempi giusti e fa i danni anche con le mani, battendo rapido una rimessa laterale in una zona di campo non sua: D’Angelo perde palla e la Fermana prende gol.
Comotto 4.5: ultimamente lo si vede spesso allargare le braccia dopo i gol subiti. Sul secondo e sul terzo è decisamente troppo morbido.
Mane 5: deve farsi perdonare molto dopo lo sputo a Malaccari in Fermana-Gubbio dell’8 aprile 2018 quando lasciò i suoi compagni in 10 in un momento delicatissimo della stagione. Destro gli concede una chance ma Bachir non la sfrutta.
Tedone 4.5: sembra catapultato in un mondo che non è suo. Sul primo gol ce l’ha in testa ma salta (poco) a vuoto, dopodiché va in panne tanto da costringere Destro a richiamarlo dopo 30 minuti.
Iotti (32’pt) sv: doveva riposare, invece è costretto a saltare dalla panchina in fretta e furia per partecipare ad una gara già segnata in modo indelebile.
Persia 5: porta palla e la perde, non fa filtro neanche un po’. Centrocampo da vietato ai minori di 18 anni.
Ricciardi 4.5: dopo aver perso il duello con Angiulli, si piega anche di fronte a Berardocco. Da schermo alla difesa non c’è mai, vaga per il campo e Destro lo esclude subito.
Mantini (32’pt) sv: anche per lui si doveva trattare di un pomeriggio di relax, chiamato agli straordinari quando poteva a quel punto essere risparmiato.
Urbinati 5: in mediana ci capisce poco anche Urbinati che non riesce ad opporsi alle ripartenze fulminee dei locali.
Venturi (23’st) sv: una ventina di minuti per dire “Ci sono anche io”.
Sperotto 5: fa brutto quando dopo un corpo a corpo con il gigante Ierardi anche l’animale Sperotto cade a terra. Fotografia per far capire di che razza di fisicità dispone il Sudtirol.
Molinari (7’st) sv: una punizione bellina e una così così.
D’Angelo 5: reo di aver perso il pallone sanguinoso da cui parte il raddoppio del Sudtirol.
Rolfini (7’st) sv
Maistrello 5: arriva sempre secondo. Con quel fisico lì dovrebbe spostare anche i muri.
Destro (all) 4.5: si è assunto tutte le responsabilità.