SERIE C – Domani – mercoledì 14 febbraio – dura infrasettimanale al Curi dopo il disastro con la Vis Pesaro. L’aritmetica concede chance, però adesso tocca allo spogliatoio
Nella festa degli innamorati, la Fermana deve dimostrare amor proprio. Domani, mercoledì 14 febbraio, il San Valentino si trascorre a Perugia, infrasettimanale dura, ma qui è complicato anche se giochi al Recchioni contro una rappresentativa rionale… A 12 gare dalla fine ci sarebbe la finestra aritmetica per crederci ancora, ma troppe cose non stanno andando. Urge ennesimo cambio di rotta, anche e soprattutto da parte di uno spogliatoio che prima non si trovava con Bruniera ed ora deve ricomporre con Protti.
A proposito. Stefano in discussione? Lo sarebbe chiunque se avesse una media di 0.67 punti a domenica. Protti è in discussione da sempre, non solo dal post Vis Pesaro, la partita della vita miseramente fallita. Però è ancora al suo posto. E il misfatto della giornata di ieri – poi chiuso con una bolla di sapone – è stato l’ennesimo scivolone di una società che non sta aiutando proprio nessuno. Mentre Protti era in riunione con il ds Andreatini (e chissà chi altro…), bastava soltanto adottare una mossa: chiudere i cancelli del Recchioni, per non dar adito a interpretazioni. “Il mister non dirige l’allenamento, vuoi vedere che è stato esonerato?”. Ops, niente di tutto ciò. Partito il tam tam, che di certo non ha giovato. Nell’era delle porte chiuse per mascherare la formazione della domenica (ridicolo…), si lasciano le porte aperte in momenti come questi: spettacolare.
Innegabile che tra i dirigenti e l’allenatore ci siano stati confronti, e mostrare la squadra “sola”, sul campo senza tecnico (anche se a dir la verità la seduta l’aveva diretta Cangini, uomo esclusivamente “prottiano”….) è stato un autogol che si è ritorto contro. “Preventive” andate dunque a farsi benedire, in stile Fort e Pistolesi che non hanno protetto De Santis sabato scorso in occasione del primo gol di Karlsson. Sta di fatto che poi, al tecnico, è stata rinnovata la fiducia, anche se il tetto si è scoperchiato. E in casa è piovuto di tutto, da pseudo successori-prestanomi che con la Fermana c’entrano poco o nulla, a allenatori che non hanno nemmeno il patentino. Ipotesi riportate pure da testate nazionali.
Magari non sarà contento Paponi, che con Protti ha avuto una profonda discussione degenerata al triplice fischio di Fermana-Vis Pesaro. Quel Paponi, 35enne da 3 gare da titolare e 0 reti con questa maglia, indossata soltanto dopo un ko al crociato. Non può essere Paponi il termometro: l’anconetano oltretutto si è reso più volte protagonista nei finali di gara, quando i tifosi fischiavano e lui sembrava non contento di rimanere lì sotto. C’è qualcun altro che deve rinfacciare qualcosa al tecnico? O è tutto? Che allora lo spogliatoio stipuli un patto d’onore al suo interno, almeno per metter fine a figuracce viste poche volte nella storia della Fermana. Quanto a Protti, c’è un precedente da raggirare. Nell’autunno del 2020 anche mister Antonioli in un momento delicato fu convocato in riunione dalla società mentre l’allenamento lo diresse il vice Piccoli. Dopo il confronto Mauro naturalmente rimase… Fu però esonerato venti giorni dopo. Forse è meglio pensare al campo.
