Fermana al solito bivio: cosa s’inventerà Pippo Simoni? Per l’Eccellenza ci prova Ulissi

Una sola grande certezza. Prima rata del concordato da pagare entro fine maggio, poi rimarranno debiti con privati – stipendi e altro -. Solita estate indecifrabile, Gianfilippo in silenzio dialoga con l’Afc

Solita estate indecifrabile. E’ quello che si prospetta dalle parti del Recchioni. Con l’Eccellenza, cosa s’inventerà Pippo Simoni? La Fermana, in questa categoria e in questo stato, non sembra appetibile. I proprietari, tra l’altro, assieme al comune devono farsi da garanti della rateizzazione del debito: si parte da -75mila euro all’anno per un decennio. In soldoni, non si prevede l’uscita di scena di Pippo, che intanto cerca partner.

Nel frattempo una sola ed unica grande certezza. Entro fine maggio la Fermana dovrebbe pagare la prima maxi rata della ristrutturazione con gli Enti- omologa depositata in tribunale a fine marzo -. Il primo passo verso una pulizia che non sarà mai totale. Detto del rateizzato che rimarrà per dieci anni, bisognerà conteggiare anche i debiti con privati e con calciatori, molti dei quali devono percepire ancora cinque stipendi dei dieci messi a contratto. Siamo a metà dunque. Insomma, è il problema di sempre: se ci fossero “nuovi” interessati ad entrare, di certo rimbalzerebbero tutte le pendenze ai vecchi. E quindi? Quindi sarà il solito menù…

In tutto ciò, da capire i piani del direttivo composto dai vice presidenti Samuele Isidori e Roberto Ferroni, in carica dal dicembre scorso, ricordando però che la Fermana è sempre di Pippo. In queste settimane è stata l’Afc Fermo a dialogare con lui, chiedendo carte e bilanci per valutare eventualmente una collaborazione più massiccia rispetto a quella già esistente in tema settore giovanile. In tal senso colui che tira i fili sarebbe Rodolfo Ulissi, mestiere assicuratore – come Tubaldi e Ruggeri, sperando che abbia più fortuna… -, già sponsor della Fermana in Eccellenza prima dell’arrivo dei toscani. E’ passata una vita ma non si è placata la passione per il calcio di “Rodo”, riavvicinatosi quest’anno ai canarini: ad agosto scorso, per il pagamento degli ultimi stipendi relativi alla Serie C, mossa obbligata per potersi in Serie D, fu fondamentale la mano di Ulissi stesso, che adesso sta ragionando sui passi futuri assieme all’Afc Fermo, società militante in Prima Categoria ma con un vivaio ampio.

Nella fattispecie Ulissi ha incontrato di recente il noto Sandro Marcaccio, ex storico ds della Fermana, verificando la sua eventuale disponibilità ad appoggiare un nuovo progetto gialloblù. Nome di Marcaccio che, sulla scena fermana, ricompare praticamente ad ogni sessione di mercato, forse un modo per “emozionarsi” esorcizzando i dolori e ricordando i tempi passati: Sandro, però, è oramai fuori dal giro da dieci anni e lavora nell’azienda dell’ex presidente dell’Ancona Andrea Marinelli. Un consiglio alla Fermana non lo ha mai negato, ma a tornare sulla breccia ce ne passa… Detto ciò, è sempre Pippo Simoni che deve sviscerare numeri, attirare a sè imprenditori – che siano Ulissi o altri – e soprattutto decidere come e chi far entrare. Un’altra cosa è chiara: fare la squadra a cinque-sei mani, come capitato negli ultimi due anni, non ha pagato. Serve una struttura diversa, servono dirigenti forti, competenti e non inventati. Perchè sarete anche in Eccellenza, livello più a misura d’uomo, ma vi chiamerete sempre Fermana. Una piazza che merita rispetto.

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