Fermana abbandonata (un’altra volta) da mister Brini: dimissioni accettate

SERIE D – Il tecnico voleva lasciare dopo Notaresco, 15 giorni dopo stessa mossa ma stavolta la società è concorde. Paolucci dove sei?

Raccontare di Fermana è come sparare sulla croce rossa. Editoriali esilaranti, mila e mila click ogni volta regalati alla nostra testata (grazie di cuore). E oggi l’ennesima puntata. Ma forse siamo stanchi pure noi di tutto questo circo. Fabio Brini si è dimesso. Per la seconda volta. E stavolta la società ha deciso di assecondarlo.

Il tecnico aveva studiato la mossa strategica dopo Notaresco, primo scontro direttissimo perso due settimane fa in casa. Quindici giorni dopo il dejavu nel post pari beffa col Roma City. Nella nota il club ha ufficializzato tutto. “La Fermana comunica che mister Fabio Brini ha rassegnato le proprie inderogabili dimissioni da responsabile tecnico della prima squadra gialloblù. Il club, dopo un vertice interno nella serata di ieri, ha deciso di accettarle, ringraziando il mister per l’impegno profuso ed il lavoro svolto durante questa parte di stagione. Al tecnico la società augura inoltre le migliori fortune per il prosieguo di carriera”.

Brini lascia con una media inferiore a quella di Bolzan, dopo un punto nelle ultime cinque partite. In totale fanno otto punti in nove partite. Interregno durato 2 mesi e 10 giorni. Era arrivato trovando dei punti di riferimento, raccontando in conferenza che le cose non erano così gravi come si descrivevano. In un attimo gli è crollato però il mondo sopra ed ora se ne va lasciando la squadra peggio di prima. Nel post Recanatese, prima sconfitta che inaugurò la sua era, il baffo elpidiense si sorprese per quante facce nuove ci fossero in conferenza stampa. “E voi da dove spuntate? Ma chi ve le dà le notizie? Chiamate me, che ve le dò io…”.

“Mister, noi siamo presenti anche quando non ci siamo…”. Sapete come è andata a finire? Che Brini al cellulare, nel momento in cui è stato interpellato – dopo Notaresco e dopo Chieti -, non ha risposto mai. Forse perché i suoi punti di riferimento gli erano già crollati sopra. Ha finito, ieri pomeriggio, con una triste conferenza in cui ha ammesso che… “La Fermana è questa”. E siamo stati d’accordo con lui, scagionandolo pure per i cambi – Pinzi era mezzo infortunato, Diouane reduce da 4 mesi di stop e Perez, beh Perez meglio non approfondire… Accanto a lui non c’era nessun altro… Ed ora chi arriverà a sedersi sulla panchina di una squadra ultima in classifica in Serie D senza né arte né parte? Solo un povero disperato potrebbe accettare…

Non è finita qui. Paolucci? Paolucci dov’è? Il ds che aveva scommesso tutto su Brini ora che fa? Se avesse un po’ di dignità dovrebbe seguirlo e andarsene. Il ds continua ancora a sostenere che questa squadra è molto più forte di prima, ma il campo gli ha dato terribilmente torto.

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