SERIE C – Primo tempo senza nerbo dei canarini che vanno sotto ad Alessandria, nella ripresa altra storia: 1-1 ispirato da Pinzi, uno dei migliori
Più stimoli, più fame, più voglia di prendersi i tre punti. Con una serie di “+” messi in campo, l’Alessandria nel primo tempo stava facendo lo scherzo ad una Fermana che sembrava avere la pancia piena. Non una bellissima impressione collettiva, nonostante nei primi dieci minuti i canarini al Moccagatta avevano tenuto il pallone senza farlo mai vedere agli avversari, magari abbottonati, ma poi abilissimi a partire in contropiede.
Francamente troppi possessi persi, poche rincorse, troppi pure i quattro o cinque tiri puliti concessi a Martignago. Da uno di questi ci è scappato il gol, da palla inattiva calciata in area da distanza siderale: Sacha Cori ha mostrato il perchè in questi anni di C la Fermana spesso aveva provato a prenderlo, resistendo col fisico a Giandonato – male il capitano, che poi ha però propiziato il successivo pari… – e realizzando il tiro-cross su cui il compagno ci ha messo il piede gonfiando la rete. Che trauma per Nardi al rientro dopo tre mesi, subito piegatosi senza aver toccato palla.
Nonostante il turnover di Protti, è parso che la squadra non avesse recuperato energie soprattutto mentali. All’intervallo, però, qualcosa è accaduto perchè i canarini sono ritornati dentro con altro spessore fisico, psicologico e tecnico. Con l’Alessandria che ha abbassato i giri – pesantissimo l’infortunio di Cori – i canarini son saliti di tono, ispirati da un tridente inedito Pinzi-Busatto-Neglia, per la prima volta tutti insieme, che si sono dati da fare rivelandosi pure decisivi. Samuelino, largo a sinistra in luogo di Maggio – panchina per il baby – aveva già sfiorato il pari a fine primo tempo col suo marchio di fabbrica: tiro a giro fuori per centimetri. E nella ripresa, su cross di Scorza, è stato il primo a mettere paura all’Alessandria concludendo con una sforbiciata pericolosa poi corretta sul tap in da Busatto di testa: straordinario in tutte e due le occasioni Liverani.
Il pari, però, era nell’aria: è arrivato grazie ad una pregevole combinazione Giandonato-Pinzi-Busatto, con l’Ibra della Fermana a mettersi il piedone in area con tempismo sfruttando il grande anticipo del figlio d’arte su invito del capitano. Nel finale è lievemente cresciuta l’Alessandria, ma per Nardi solo solletico. Ora la salvezza per la Fermana è quasi fatta. E per il sogno playoff? Chissà. La politica dei piccoli passi probabilmente non basterà. Ma magari andrà bene così.
Il tabellino
ALESSANDRIA-FERMANA 1-1
ALESSANDRIA (4-2-3-1) Liverani; Baldi, Sabbione, Sini, Nunzella Nichetti, Speranza (36’st Guidetti); G. Renault (11’st C. Renault), Martignago, Gazoul (36’st Rota); Cori (38’pt Galeandro) (A disp: Marietta, Rossi, Checchi, Mionic, Lombardi, Ghiozzi, Ascoli, Pagani, Perseu) All: Lauro
FERMANA (4-3-3) Nardi; Eleuteri, Parodi, Pellizzari, De Nuzzo (36’st Spedalieri); Scorza, Giandonato (25’st Graziano), Misuraca; Pinzi (36’st Maggio), Busatto (20’st Romeo), Neglia (36’st Tulissi) (A disp: De Matteis, Borghetto, Carosso, Vessella, Nannelli, Gkertsos) All: Protti
ARBITRO Maria Marotta di Sapri
RETI 20’pt Martignago, 19’st Busatto
NOTE ammoniti Nichetti, Eleuteri, C. Renault, Giandonato, Romeo, Nardi; angoli 1-5; recupero 2’+4’; spettatori 700 circa
