Bianchimano e De Silvestro tengono viva la gara con L’Aquila ma non bastano. Proteste Brini-Paolucci, ma… Il portoghese acerbo, vari under provocano e non giocano
Una pagella “discorsiva” per la Fermana, un editoriale da fritto-misto tra voti e considerazioni dopo la gara interna persa con L’Aquila ma con l’onore delle armi, in attesa che stasera termini il calciomercato dei professionisti (arriverà in prestito una giovane punta?). Intanto al Recchioni i canarini si son piegati alla forza della vice-capolista, cinica e spietata. Gialloblù in gara sino al 96′ con una prova volitiva ma in cui forse poche individualità hanno brillato dando il proprio massimo. Due i top: De Silvestro (voto 7) e Bianchimano (6.5). L’ex Avezzano ha siglato il suo nono gol in campionato – 7, però, realizzati in Abruzzo – il secondo con la Fermana: ogni volta che gli recapitano il pallone è un pericolo per gli altri. De Silvestro ti salta già con lo stop, ti trita, vede la porta, sa dialogare e crossare . L’airone, invece, è la punta centrale ideale per qualsiasi compagno.
Peccato che di gioielli ne abbiano a disposizione pure gli altri. Ieri, ad esempio, la differenza l’ha fatta tutta Belloni (man of the match, voto 7.5), forzuto attaccante de L’Aquila che ha dominato pur senza segnare. Lavoro immane sulla profondità per tenere impegnati tutti i difensori di casa. Astuto ed atletico, l’ex Notaresco ha uccellato pure Karkalis (voto 5) che stavolta ha tradito: si è fatto fregare ad inizio azione perdendo la posizione nel corpo a corpo e poi ha tirato giù Belloni in area di rigore. Strattonata plateale e massima punizione condivisibile. Mister Brini non è stato felice per l’operato dell’arbitro Schmid (voto 5), ma francamente il penalty c’è: “Fallo iniziato fuori”. Sì, però bisogna vedere dove s’è concretizzato, ossia vari metri dentro. “Non parlo mai di arbitri, però stavolta…”. Dicono tutti così.. Fermana inferocita pure per il gol dell’1-1 annullato a Bianchimano – testa su punizione di De Silvestro -. “Abbiamo visto le immagini”, ha battuto i pugni il ds Paolucci. Questione di centimetri? Toni esasperati come se Maradona avesse fatto gol con la mano in finale dei Mondiali, ma comunque dubbi accettabili. La considerazione che però il ds ha fatto sui rigori è banalotta e non fa onore a lui che ha giocato tanti anni in Serie A. “Ci hanno fischiato 8 rigori contro in stagione”. E allora? Erano tutti giganteschi!!! Mani di Pinzi a Recanati, trattenuta di Casucci a Fossombrone, tamponamento di Romizi e scalciata di Bianchimano col Termoli, calcione di Tafa e trattenuta di Granatelli a San Benedetto, braccio altissimo di D’Agostino contro la Recanatese.
Insomma, negli episodi chiave Schmid non è mica detto che abbia fatto un disastro così come sostenuto dalla Fermana. La condotto del fischietto di Rovereto, e la sua condizione atletica (no, non è body shaming), non è comunque piaciuta a nessuno, quello sì. E infatti soprattutto nel primo tempo ecco creatisi vari capannelli tra calciatori: fallimento per arbitro che non sa tenere il match in pugno. Tornando al match, pur senza prestazioni singoli incredibili la Fermana nel collettivo è stata agganciata alla partita, nonostante un parco under che stavolta ha arrancato. Nessuna croce sui giovani, però, a cui va dato il tempo di crescere. Vi ricordate quando in autunno scrivevamo che i pochi 2006 erano un problema? Paolucci che si sentiva attaccato iniziò ad attaccare a sua volta (“Strumentalizzazioni”), poi, guarda caso, in questa sessione ha fatto incetta di diciottenni. Ma veramente? Dragomir (5) e Brandao (5.5) tutti insieme dal 1′, però, è stata forse una forzatura di Brini nonostante l’emergenza. I terzini non son prontissimi e per uno scherzo del destino hanno regalato il gol del 2-0: il portoghese ha rinviato addosso al rumeno (quest’ultimo sempre fuori tempo) innescando la carambola beffarda rifinita in rete da Sereni. Brandao poco meravigliao, anche se si vede che qualcosina in dote ha: da non trascurare un buon cross per De Silvestro – vicino al momentaneo pari a fine primo tempo – in mezzo a tante timidezze. Insomma, non è Casucci (voto 5.5), sempre under ma con due anni in più: il siciliano 2004, entrato nel finale pur se non in perfette condizioni, è uno stantuffo fondamentale ma che cresca mentalmente. Le sue provocazioni continue rivolte agli avversari sono inguardabili. Stessa riflessione che vale per Sardo (voto 5), altro under che quando non è in giornata si spazientisce.
Per terminare la disamina, non hanno brillato i baby, non hanno brillato i difensori, non hanno fatto benissimo nemmeno a centrocampo – Romizi (voto 5) sostituito, Valsecchi (voto 5) invece non si è capito ancora che pesce sia…Nel frattempo siamo arrivati a febbraio – all’infuori di Etchegoyen (6) che qualcosa ha combinato. Pappalardo (6), nuovo acquisto, sa giocare… Mavrommatis, invece, nel modo di porsi è molto più pronto di Dragomir ed Etchegoyen: magari il terzino poteva farlo lui? Eppure, lo ripetiamo, con una giornata in sordina per l’70% della rosa la Fermana è riuscita a rimanere in gara contro la vice capolista, spinta da un Banegas passeggiante e da una coppia difensiva rivedibile come Alessandretti e Scognamiglio: è questo che fa essere ottimisti per il futuro. Domenica a Senigallia sarà uno scontro diretto con la Vigor dell’ex Mauro Antonioli.
