GELAGNA BASSA (Serravalle di Chienti). Nei boschi, ‘a passo d’ape’ tra meraviglie botaniche, boschi, eccellenze gastronomiche del territorio, una giornata particolare sulle tracce di 8 secoli di umanita’ e progresso
di Raffaella Troiani, Assessora Comune di Muccia
Due mulini e la storia di una passeggiata a passo d’ape. Si parte in più di 30 da Muccia nella piazza principale dove troviamo Fausto Barboni che ci racconta la storia del Mulino Da Varano, l’unico che ad oggi ha mantenuto la sua struttura pressochè intatta. Si hanno notizie di questa struttura fin dal 1500, epoca in cui la Signoria dei Da Varano che dominava il piccolo centro dell’alta valle del Chienti, trasformò la cittadina dotandola di un complesso sistema di canali che fornivano forza motrice per la lavorazione dei cereali.
Il mulino sfruttava la forza dell’acqua per azionare le pale delle turbine che a loro volta facevano girare le macine per la lavorazione delle granaglie. Nel corso del 1900 poi ai vecchi meccanismi vennero affiancate delle turbine per la produzione di energia elettrica rimaste in funzione fino agli anni 70 per poi cadere lentamente in disuso.
Lasciamo il mulino Da Varano per avventurarci in un percorso di circa 4 km, quasi interamente all’intero del bosco, alternando brevi tratti in salita, pianeggianti e discesa finale.
Ma non si cammina e basta. Ci si ferma 1,2, 3, 4 volte perché il territorio che attraversiamo è ricchissimo di specie vegetali e animali che hanno tanto da raccontare ed insegnare. E siccome il loro linguaggio ci è sconosciuto, ci facciamo aiutare da due fantastiche guide: Andrea e Cristina.
Ma quanta roba ci avete fatto scoprire?!
Cristina ci ha fatto conoscere il legame stretto tra le api e il territorio che frequentano, le essenze che prediligono per produrre il loro fantastico miele.
Andrea ci ha raccontato storie e curiosità su decine di piante, fiori, insetti e animali. Storie da un fascino tutto particolare, che Andrea sa rendere speciali col suo “modus eloquendi” unico!
E dopo una bella sudata grazie al sole che aveva deciso di surriscaldare l’atmosfera della giornata, arriviamo alla meta: l’altro mulino, ovvero la centrale idroelettrica di Gelagna Bassa di cui si hanno notizie certe dell’esistenza fin da 1200.
C’era bisogno di un ristoro, avevamo sete, ma pure fame!
Ad aspettarci c’erano i ragazzi dell’azienda agricola “Terre della Serra” di Serrapetrona, con i loro formaggi “corretti” con il miele millefiori del Consorzio Provinciale di Macerata.
E adesso?
Prima di farsi prendere dall’abbiocco post prandium, c’è di nuovo con noi il grandissimo e insostituibile Fausto proprietario della centrale che ci fa letteralmente tuffare nel suo mondo fatto di storia, turbine, alternatori, batterie e ovviamente la preziosissima acqua che tutto muove.
Abbiamo assistito anche all’esperimento con cui Fausto ha prodotto l’idrogeno verde!
Ogni cosa a Gelagna trasuda la sua infinita passione per un luogo appartenuto prima a suo nonno, poi a suo padre e che grazie a lui è tornato vivo ed è oggi meta del turismo che va alla ricerca di un passato neanche troppo lontano da noi.
Giornata meravigliosa fatta di natura, voglia di stare insieme e la promessa di ripetere un’esperienza simile insieme quanto prima.
Fotogallery di una giornata particolare a Gelagna Bassa (ph. R. Troiani)










