Faraoni determinante con le sue parate, mister Francucci stratega

L’analisi di Colbuccaro-Union, playout di Seconda Categoria. Lo 0-0 ha premiato i padroni di casa meglio piazzati

di Matteo Meschini

La fisicità delle due squadre, le parate di Faraoni e Belfiore, l’espulsione prima di Fontinovo e poi di Latini nel recupero dei supplementari, la gioia del Colbuccaro e del suo popolo e la disperazione dell’Union al triplice fischio sono solo alcune delle fotografie che raccontano la sfida playout. 120 minuti di duelli in mezzo al campo, di agonismo, di contrasti di gioco duri e di spunti personali interessanti alla fine sono valsi un pareggio per 0 a 0 che manda in gloria il Colbuccaro padrone di casa che mantiene la categoria in virtù del miglior piazzamento in classifica. Grande artefice della salvezza è sicuramente mister Francucci che ha dovuto fare a meno di Alessandrini squalificato ma che ha disposto i suoi in maniera ordinata e piazzata difensivamente anche se non sono mancati i rischi.

Decisive in tal senso le parate di Faraoni, soprattutto quella negli ultimi minuti dei regolamentari sul colpo di testa di Marzola da dentro l’area. In mezzo al campo, col campo che non permetteva la circolazione palla pulita, importante il lavoro di quantità di Salvucci. E poi Acciarresi a legare il gioco e a inventare con Monceri che si accende solo a sprazzi. Anche dalla panchina mister Francucci ha pescato bene, con il buon ingresso in campo di Canullo, vivace sulla fascia sinistra che guadagna anche diversi falli preziosi per lo scorrere delle lancette.

Dall’altra parte l’Union, stacanoviana anche in 10 uomini da inizio ripresa, corre per tutto il match arrivando a creare grosse palle gol che capitano principalmente sulla testa e sui piedi di Palmieri, al quale manca solo il gol. Bene il numero 8 Foglia, autore di diverse sgasate sulla fascia sinistra e conseguente cross pericolosi. Mancano invece le giocate di Ramadori, uomo di grande esperienza, che però non riesce mai a rendersi davvero pericoloso. In generale però positivo l’atteggiamento anche nel momento di massima difficoltà ma non è bastato nemmeno il massimo sforzo e il cuore messo per evitare una retrocessione che lascia l’amaro in bocca.

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