PRIMA CATEGORIA – Una storia davvero particolare quella del calciatore marocchino
C’è una squadra che ancora imbattuta in questo 2025 nel girone D di Prima Categoria. È la Cuprense che sabato ha espugnato con un netto 4 a 1 il Comunale di Capodarco (casa della Futura 96) inanellando il decimo risultato utile che ha permesso ai gialloblù di agganciare il quarto posto in classifica, seppur in condominio.
Con Ismail Zahraoui, che sabato ha timbrato il cartellino per la decima volta in stagione, abbiamo ripercorso il match dello scorso weekend: “Abbiamo fatto una grande partita da grande squadra su un campo difficile. Siamo stati bravi a sbloccarla subito e poi da lì è stata in discesa. Siamo stati concentrati perché l’obiettivo era vincere questa partita per rimanere nelle zone alta di classifica. Per il goal sono contento perché è il terzo anno consecutivo che raggiungo la doppia cifra, ma ancora più contento perché sempre con la maglia della Cuprense”. Un legame forte e indossolubile quello tra la società del presidente Stipa e il forte attaccante classe 2000 che è da giovane che veste la casacca gialloblù: ” Mi trovo molto bene a Cupra. Sono diciassette anni che gioco con la Cuprense. Con i miei compagni con cui siamo cresciuti insieme, l’obiettivo è raggiungere una promozione tutti insieme con questa maglia. Su ventuno giocatori in rosa, sedici ragazzi provengono dal settore giovanile. Questo percorso sta dando grandi risultati. Stiamo facendo un grande lavoro, sia noi che giocatori che la società che ci accontenta in tutto. Speriamo che questo è l’anno buono perché stiamo facendo un ottimo campionato”.
Dopo una prima parte di stagione con alti e bassi, la squadra di mister Marcaccio sembra aver trovato la giusta continuità a livello di prestazioni e risultati: “Siamo stati penalizzati dalla parte iniziale di stagione. Alla seconda giornata ho subito un grave infortunio che mi ha tenuto lontano dal campo due mesi. Ma oltre a me ci sono stati altri infortuni come Del Moro, che si è operato due settimane fa al crociato e gli auguro di tornare il prima possibile. Abbiamo il miglior attacco perché siamo una squadra molto offensiva che gioca un calcio propositivo. Mancano sette giornate e speriamo di fare sempre meglio. Poi il rammarico c’è perché non siamo stati mai al completo tutte le partite. Nel girone di andata siamo consapevoli che potevamo fare meglio, ma ci prendiamo i risultati che abbiamo fatto e speriamo di continuare così”.
Una famiglia che vive per il calcio, quella Zahraoui, a partire dal fratello maggiore Abdelmajid, che gioca nel Montefiore in Seconda Categoria, fino ad arrivare a Nabil e Isamil che giocano insieme nella Cuprense: “Io e miei fratelli siamo molto legati. Siamo una famiglia di calcio. Con Abdelmajid ci ho giocato prima insieme, quando Nabil era all’Atletico Azzurra Colli. Poi, quando è tornato Nabil, è andato via Abdelmajid. Giocare con mio fratello è emozionante. Mi difende sempre per qualsiasi cosa in campo. È un bravo ragazzo, oltre che essere il nostro capitano e spero un giorno di indossare io quella fascia. Siamo tutti molto contenti di noi stessi, perché siamo dei ragazzi bravi e umili che tengono tantissimo al calcio”. Zahraoui prosegue parlando della sua terra di origine, il Marocco, e del calcio marocchino, sempre più in crescita negli ultimi anni: “Sono molto legato con il Marocco perché ci sono nato e poi ho grande parte della mia famiglia là. Abbiamo anche un casa là dove andiamo in estate. Questo è un mese molto importante, quello del Ramadan. Fortunatamente non sto sentendo fatica tra lavoro, allenamenti e partite. Nell’ultimo periodo la nazionale marocchina sta facendo un ottimo lavoro, non che dalla semifinale del Mondiale. Peccato che sono usciti troppo presto dalla Coppa D’Africa. Mi ispiro, tra virgolette per il ruolo a Brahim Diaz“.
Sabato per la Cuprense il calendario propone l’insidiosa trasferta del Don Mauro Bartolini contro il Piceno United, penultimo in classifica:” Dobbiamo andare lì concentrati, cercando di non sbagliare nulla. Non guardiamo la classifica perché all’andata all’andata abbiamo pareggiato. È una partita delicata su un campo ostico. Andiamo lì per portare a casa i tre punti, che sono molto importanti per rimanere aggrappati alle zona alte”. In chiusura: ” Il campionato è equilibrato e le prime cinque siamo tutte lì. Noi ci crediamo fino in fondo perché abbiamo tutti scontri diretti con le prime tre della classe. L’obiettivo sono i playoff, ma se c’è la possibilità di fare quel salto di qualità senza farli ci proviamo. Altrimenti, se la matematica non ce lo permette più, ci giochiamo tutto negli spareggi perché sono consapevole che possiamo fare bene e battere chiunque. Personalmente il mio obiettivo era raggiungere la doppia cifra e ci sono riuscito. Ora voglio arrivare almeno a quindici goal”.
