Fallimento tecnico Sangiorgese-Monterubbianese, una fusione deludente: ora che succederà?

PROMOZIONE – Nell’estate 2023 i nerazzurri salutano la Prima grazie all’accordo con i biancorossi. Dopo due anni anonimi è retrocessione. Chissà cosa penserà il presidente onorario Romanelli

Una fusione che non ha portato frutti, almeno sul campo in prima squadra. Fallimento tecnico del progetto Sangiorgese Monterubbianese, un ciclo nato nell’estate 2023 tra grande entusiasmo e speranze ambiziose, ma naufragato dopo due anni complicatissimi, deludenti, tra allenatori cambiati e una retrocessione mesta. Ma se la Sangiorgese torna in Prima Categoria, livello che aveva lasciato solo grazie all’accordo, la Monterubbianese perde quella Promozione che aveva conquistato a suon di salvezze.

Un dispiacere per il presidente onorario Lorenzo Romanelli, colui che a Monterubbiano stava scrivendo pagine importanti. Poi il passo che ha portato pochi frutti. Tutti a Porto San Giorgio con l’acquolina in bocca – grazie all’intermediazione di Pasqualino Fermani, uno che poi è sparito abbastanza presto… – , una mossa studiata che ha permesso anche alla Sangiorgese di Andrea Zega di avanzare di una categoria. Ora, però, quella categoria l’hanno ripersa tutti. Se nel 2023-24 con Osvaldo Jaconi che successe a Mengoni la squadra riuscì a salvarsi, nel 2024-25 il miracolo non è avvenuto con Nico Stallone, che pure si era proposto con molta energia per dare una mano in panchina. I nerazzurri si son sbloccati troppo tardi e quando i playout sembravano raggiungibili c’è stato un nuovo calo di risultati: la retrocessione diretta senza passare dagli spareggi è stato un colpo molto duro. Ed ora che succederà? Il futuro è tutto da scrivere: insieme o separati?

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Author: redazione

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