Tre generazioni a confronto
di Matteo Maistrini
Il social network Facebook è sempre meno utilizzato dai giovani. Attraverso una panoramica generale del social e le testimonianze di utenti della piattaforma, cerchiamo di capire i motivi per i quali il suo impiego sia meno frequente nelle nuove generazioni.
Facebook è stato creato nel 2004 da Mark Zuckerberg, con l’aiuto di Dustin Moskovitz, Eduardo Saverin e Chris Hughes. Inizialmente il suo uso era limitato solo agli studenti di alcune università americane, successivamente, con la crescita del sito, milioni di utenti in tutto il mondo si sono iscritti alla piattaforma. Il social è arrivato in Italia nel 2008, avendo subito un riscontro positivo, con un incremento annuo del 961%. La Generazione X, composta da coloro che sono nati tra il 1965 e il 1980, è attualmente quella che utilizza di più Facebook, mentre la Generazione “Y” o detta anche “dei millenials”, ovvero i nati tra il 1981 e il 1996, è quella che per prima ha interagito con la piattaforma, soprattutto nel corso dell’adolescenza.
“Facebook è stato il primo vero social network ben strutturato, in cui si aveva, tra le numerose novità, anche la possibilità di cercare gli altri utenti senza avere per forza un contatto diretto con loro, a differenza di MSN, social media in cui si interagiva con gli altri fruitori solo attraverso uno scambio di email” ha dichiarato il trentunenne Marco Ascenzi, elpidiense e gestore di un locale.
Francesco Pierbattista, cittadino di Sant’Elpidio a Mare, modellista di calzature classe ’96, ha detto: “La vera novità di Facebook era quella di poter comunicare più facilmente con gli altri utenti, Instagram ha reso ancora più libera questa comunicazione, grazie soprattutto alle novità che ha introdotto, le quali hanno reso l’applicazione molto più brillante e veloce”.
La Generazione Z, composta dai nati tra il 1997 e il 2012, si è trovata, nel corso degli anni ad usare sempre meno la piattaforma. Tra le motivazioni alla base di questo fenomeno, c’è sicuramente l’avvento di un altro importante social network gestito dall’azienda Meta: Instagram, più innovativo, grazie alle sue diverse funzioni, e soprattutto più semplice da utilizzare rispetto a Facebook. Sicuramente la novità più significativa è quella delle storie, le quali permettono di postare foto o video che rimangono visibili dai propri followers all’interno del profilo per 24 ore.
“Inizialmente mi sono registrato a Facebook, per curiosità, dato che ne parlavano tutti. Con l’arrivo di Instagram però, il suo utilizzo generale è diminuito sempre di più. Ciò è dato sicuramente dal fatto che si tratta di un social simile a Facebook, ma con delle novità che lo rendevano più accattivante. Inoltre, credo che per quelli della mia generazione, Instagram sia stata una piattaforma in cui poter pubblicare più liberamente, poiché poco impiegata dai nostri genitori” ha affermato Federico D’Ambrogio, residente a Sant’Elpidio a Mare, tecnico di rete, nato nel 2000.
Veronica Felici, studentessa fermana di vent’anni, si è espressa così: “Non uso Facebook perché, pur essendo molto simile ad Instagram, preferisco il secondo, dato che ci sono più persone della mia età. Credo che Instagram vada per la maggiore tra i giovani non solo per un fattore anagrafico, ma anche per le novità introdotte dalla piattaforma stessa, in grado di presentare dei contenuti più adeguati ai gusti dei ragazzi di oggi”.
Per concludere, l’utilizzo della piattaforma blu resta significativo per un determinato target di utenti che comprende quasi tre generazioni: la Generazione X (i nati tra il 1965 e il 1980), la Generazione Y (i nati tra il 1981 e il 1996) e parte della Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012). Precisamente per quest’ultima, l’avvento di nuove piattaforme social come Instagram, considerate più innovative ed intriganti, ha quasi portato a dimenticare Facebook.
