ECCELLENZA – Le prospettive iniziali non erano certo quelle di retrocedere, ma farlo senza passare nemmeno dai playout è un fallimento. I voti dell’ultimo crollo
L’ultimo crollo del Fabriano Cerreto, sprofondato direttamente in Promozione. Disastro (non) annunciato, visto che ad inizio stagione non si parlava certo di salvezza, ma di qualcosa in più, poi però è stata una escalation di errori. E se prendi addirittura Flavio Destro – allenatore di Serie C – e non centri nemmeno i playoff è un vero e proprio fallimento. Ci perdonerà la stella Nba “Giannino” Antetokounmpo che non sarà d’accordo con noi. A Fabriano, però, sono “bad days” in ogni caso e su questo non ci piove. A Castelfidardo la sconfitta (2-1) è stata fatale per ampliare il divario dagli avversari e vedersi annullare anche la chance degli spareggi. A nulla è valso il gol di Bezziccheri, acquisto di metà anno che qualche rete l’ha segnata: tutto vano. Ecco i voti dell’ultima gara.
Santini 6. Non può fare nulla sui due gol subiti e, anzi, sul sinistro di Cognigni sfiora il miracolo.
Stortini 6. Partita ordinata. (Paoletti 5. Entra con la grinta di una partita da dentro o fuori. Forse troppa, visto che in 20 minuti prende due gialli).
Carnevali 6. Il Fabriano Cerreto imposta una partita nella sua metà campo, lui fa la sua parte.
Nunzi 6. Prova sufficiente. (Franconi s.v. Entra nel finale a caccia di un miracolo, ma non c’è tempo).
Lucarino 6. La difesa si comporta discretamente per lunghi tratti della partita.
Lispi 6. Lotta per tutta la partita con Braconi e nei duelli se la cava bene. Nel finale prova anche a fare il centravanti, ma non ha fortuna.
Capristo 6. Prova a offrire spunti importanti davanti, ci mette qualità.
Gabrielli 6,5. Tra i più attivi dei suoi. A metà secondo tempo prova una rovesciata alla Djorkaeff, ma David gli dice di no. Poteva essere la svolta.
Bezziccheri 6,5. Corre, lotta, segna (in fuorigioco, annullato), segna il rigore. Prova di sostanza e di qualità.
Magnanelli 5,5. Da dieci perde il duello di giornata con Ristovski. Molto raramente trova gli spazi giusti. (Carmenati 5,5. Mezz’ora non gli basta a fare la differenza).
Gubinelli 5,5. Si dà da fare ma conclude poco.