Progetto rivolto a 20 persone con disagio mentale
Attiva-Mente è il progetto delle cooperative Primavera e Capitani Coraggiosi per l’accesso all’agricoltura sociale di 20 persone con disagio mentale. Si sono aggiudicate un bando della Regione Marche della durata di tre anni. Si occuperanno di vivaismo, orticoltura, piccole attività di giardinaggio e si cimenteranno nella cura degli animali da cortile.
L’assessore ai Servizi sociali Andrea Sanguigni: “Il futuro del sociale è la collaborazione tra le varie realtà associative, lo sforzo che dovremo fare è tessere sempre di più la rete del terzo settore. Se ognuno va per conto suo si rischia di fare eventi che si accavallano o sconclusionati. Il progetto è oggettivamente utile per il territorio”.
Franco Zazzetta, presidente della Cooperativa Sociale Primavera-La Fabbrica dei Fiori: “I ragazzi coltivano fiori in serra e curano parchi e giardini, abbiamo11 dipendenti e 11 progetti in corso. Ora è spuntata l’occasione di collaborare con Capitani Coraggiosi per partecipare a un bando regionale, Attiva-Mente, che è stato approvato. Sono coinvolte più figure professionali che in maggior parte provengono da Capitani Coraggiosi. La Regione ha voluto che Capitani Coraggiosi ci desse in comodato gratuito una parte della loro proprietà. Noi esistiamo se vendiamo fiori, mentre Capitani Coraggiosi ha questa esperienza educativa”.
Giorgio Pellei di Capitani Coraggiosi: “Il progetto è stato finanziato dal Piano di sviluppo rurale della Regione. Tra le iniziative finanziate c’è l’agricoltura sociale. Noi facciamo attività con persone con disagio mentale. Il programma inizia nel marzo 2022 e finirà nel 2024, si svolgerà nel vivaio di viale dello Sport, nelle serre di via Val di Fassa e al Centro La Contea sulla strada di Acquaviva, ex campetto degli infermieri. L’attività sarà in gruppetti accompagnati da un agricoltore della Cooperativa Primavera e da una educatore di Capitani Coraggiosi. Saranno 144 incontri in tre anni, con cicli di tre mesi. A fianco ai lavoratori ci saranno momenti aggregativi coinvolgendo i genitori”.
