‘+Europa: unificare Ires e Irap

Da Ancona, all’incontro dedicato a commercio e artigianato, il vicesegretario nazionale Falasca lancia la proposta per agevolare i piccoli contribuenti e ridurre il carico fiscale complessivo

Burocrazia, tassazione gravosa, difficoltà nell’export e nell’accesso al credito, in un contesto critico che nelle Marche ha visto chiudere 7mila aziende artigiane negli ultimi 10 anni. Queste le principali preoccupazioni sul settore emerse dall’incontro promosso da +Europa Marche e svoltosi ieri ad Ancona, al Gran Hotel Passetto. Hanno partecipato il vicesegretario nazionale di +Europa, Piercamillo Falasca, il coordinatore regionale Mattia Morbidoni e Renzo Perticaroli della Uil; erano presenti esponenti del mondo del commercio e dell’artigianato e i referenti regionali di Azione e Verdi, con cui +Europa sta costruendo una piattaforma comune in vista delle elezioni regionali.

Falasca ha presentato una proposta che +Europa sta elaborando a livello nazionale: “Proponiamo l’unificazione in una sola tassa di Ires e Irap, per rendere più agevole la vita ai piccoli contribuenti e per ridurre il carico fiscale complessivo. In Italia non si pagano solo troppe tasse, ma è anche difficile pagarle: è assurdo. In generale – ha concluso Falasca – bisogna superare l’abbaglio della flat tax proposta dalla Lega, in favore di una vera semplificazione fiscale per tutti: già nella legge di bilancio in discussione in Parlamento abbiamo proposto la riduzione della prima aliquota Irpef dal 23 al 20%, finanziando la misura con la legalizzazione della cannabis”.
Per le Marche, la sfida è saper cogliere l’opportunità dei mercati esteri: “Oggi la nostra regione – ha sottolineato Morbidoni – ha l’opportunità di superare la fase più critica della crisi degli anni passati, attraverso un rilancio degli investimenti e della capacità dei nostri piccoli e grandi produttori di agganciare il mercato mondiale. Occorre un piano strategico regionale per l’export”.
Le Marche sono la regione proporzionalmente più artigiana d’Italia, ha ricordato Perticaroli della Uil; un settore che conta oggi 14mila imprese e 40mila lavoratori e che è in sofferenza,  con 7mila imprese perse negli ultimi 10 anni. Per Perticaroli tra le cause di questa debolezza c’è anche la mancanza di una formazione mirata e la difficoltà nell’accesso al credito; è necessario sburocratizzare, valorizzare la qualità delle produzioni e soprattutto serve che la politica abbia una visione strategica precisa.

L’incontro si è chiuso con un commosso ricordo del giornalista Antonio Megalizzi, a un anno dalla morte per un attentato terroristico a Strasburgo.
+Europa continuerà a discutere con i diversi attori del territorio per dare un contributo fattivo al tavolo del programma aperto nel centro sinistra in vista delle regionali. Il prossimo incontro previsto in gennaio sarà dedicato alle infrastrutture.

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