SECONDA CATEGORIA – Lo sfogo di mister Dell’Erba contro la Palombese dopo l’addio di febbraio. “Non è stata rispettata la parola, per fortuna c’era amicizia”
di Matteo Meschini
Il 19 febbraio finiva il rapporto tra la Palombese e il suo allenatore Francesco Dell’Erba ma non nel migliore dei modi. A parlare è proprio l’ex tecnico della squadra che milita nel girone F di Seconda Categoria col dente un po’ avvelenato: “La società mi aveva dato carta bianca per far la squadra a inizio anno, io ho portato 7 ragazzi da Caldarola, tra cui Di Gioia. L’obiettivo era una salvezza tranquilla, visto che erano due anni che la Palombese faceva i playout. Poi lunedì 19 febbraio dopo la gara di Loro Piceno che abbiamo pareggiato senza 5 titolari mi hanno esonerato assieme al mio vice con una telefonata ma in federazione hanno avvisato il 4 marzo, questo vuol dire che per due partite la squadra è rimasta senza allenatore e questo non si può fare: vorrei chiamare in federazione per chiedere se si può fare qualcosa a riguardo. Quello che mi dà fastidio è che mi hanno fatto firmare come collaboratore a zero garantendomi che sarebbe stato tutto regolare anche a livello di pagamenti ma alla fine non si è rivelato così: da quando sono stato esonerato non hanno rispettato la parola e l’ultimo rimborso che ho preso è quello di febbraio. Inoltre a inizio stagione ho anticipato di tasca mia 600 euro per pagare due giocatori con la promessa che quei soldi mi sarebbero tornati ma anche qui non hanno rispettato i patti. Sono stato esonerato altre volte ma è il modo che non mi va giù…il calcio a livello dilettantistico è passione ma così te la tolgono. Anche per chi legge diventa difficile essere invogliato a continuare a giocare viste certe situazioni che ci sono in questo mondo”.
Quello che lascia ancora più amarezza è il rapporto di amicizia che c’era tra il tecnico e il presidente e i dirigenti: “Con loro avevo un rapporto di amicizia ed erano tanti anni che mi cercavano, in più ho anche allenato il figlio del presidente a Caldarola. Con tutta la conoscenza che c’era tra noi è assurdo che sia finita con una telefonata e non con una chiacchierata a quattr’occhi. A livello tecnico mi hanno contestato qualche cambio ma sono cose da campo. La cosa strana è che non c’era un altro allenatore pronto a subentrare e questo mi fa pensare che le cose non andavano poi così male e che mi hanno esonerato per risparmiare soldi. Inoltre ci sono due ragazzi che avevano avuto un comportamento pessimo nei confronti del mio vice e che non sono stati mandati via perché avevano depositato il contratto e dovevano continuare ad essere pagati. Non me l’aspettavo da una società del genere e da persone del genere. È passato un po’ di tempo ma ho preferito sfogarmi perché certe cose spiacevoli devono venire fuori. Poi ripeto accetto l’esonero anche se non lo condivido ma le decisioni le prende il presidente; però non rispettare la parola mi fa arrabbiare”.
Riguardo i ragazzi di Caldarola che aveva portato il tecnico e la squadra: “Ci siamo sentiti, ho detto loro di continuare a fare quello che stavano facendo e lo stanno facendo benissimo. Sono ragazzi molto seri e professionali. Con la squadra avevamo iniziato bene ed eravamo anche nelle zone alte, poi ti chiedono di alzare l’asticella senza metter mano al portafoglio e così diventa difficile. Le squadre si fanno investendo”.