Il Presidente della Figest ha conseguito la laurea con un tesi dedicata all’inclusione delle fragilità attraverso le discipline tradizionali
Un nuovo importante capitolo si aggiunge alla già ricca carriera di Enzo Casadidio, presidente nazionale della Figest (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali) e membro del Consiglio federale del CONI. Originario di Pieve Torina e oggi residente a Camerino, Casadidio ha recentemente conseguito la laurea in Scienze sociali per gli enti non profit e la cooperazione internazionale presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino.
Il percorso accademico si è concluso con la discussione di una tesi di grande attualità e rilevanza sociale, incentrata sul ruolo dello sport come strumento di inclusione per le persone fragili. Il lavoro, sviluppato sotto la supervisione del professor Piergiorgio Fedeli, esplora in profondità il valore educativo e relazionale dell’attività sportiva, con un focus particolare sulle discipline tradizionali sostenute dalla Figest. Attraverso l’analisi di esperienze concrete e buone pratiche, Casadidio ha voluto mettere in luce il potenziale dello sport nel promuovere benessere, partecipazione e crescita personale, anche e soprattutto per coloro che vivono in condizioni di maggiore vulnerabilità. Un contributo che riflette pienamente la sua visione dello sport come veicolo di coesione e riscatto sociale.
“Questa laurea non è un traguardo, ma un punto di partenza – ha commentato Casadidio –. Intendo continuare a impegnarmi per costruire una società più inclusiva, dove il gioco e lo sport, specialmente quelli legati alle nostre tradizioni, possano diventare occasione di incontro e partecipazione per tutti.”

