PROMOZIONE – Lasku decisivo per l’Appignanese dopo tanti infortuni, ora sfida alla capolista con cui esordì in Serie D qualche anno fa. “Cinque finali, zero calcoli”
Con il pareggio arrivato all’ultimo respiro sul campo del Monticelli, l’Appignanese ha centrato il quinto risultato utile consecutivo, dimostrando di essere una delle squadre più forma del campionato, con undici punti raccolti nelle ultime cinque giornate di campionato. Un punto prezioso quello ottenuto dalla squadra Francesco Cantatore, sia per il morale ma soprattutto per la classifica, perché permette ai mobilieri di rimanere a meno quattro lunghezze dalla salvezza diretta. A siglare la rete dell’uno a uno finale al 96′, ci ha pensato Loris Lasku che, entrato nel secondo tempo al posto di Argalia, ha trovato la sua prima gioia stagionale con una stoccata vincente all’interno all’area di rigore che ha permesso alla sua squadra di uscire indenne dal Don Mauro Bartolini.
“L’importante è stato portare a casa almeno un punto, anche se c’è rammarico per non aver portato a casa i tre punti, visto anche l’andamento della gara. Il goal è stata una grande emozione perché per me è stata una stagione travagliata. A inizio anno ho avuto un infortunio alla mano, poi nell’ultimo mese e mezzo sono dovuto rimanere fuori. Sono tornato però bene sia fisicamente che mentalmente, ma oltre al gol l’importante è il risultato di squadra e aver portato a casa un punto”. Dopo aver vestito nella scorsa stagione prima la casacca di Folgore Castelraimondo e poi quella dell’Urbis Salvia nel girone C di Prima Categoria, quest’anno il centrocampista classe 1998 ha deciso di tornare in Promozione e sposare il progetto della società con a capo il presidente Claudio Camilletti:” L’anno scorso sono sceso in Prima Categoria per motivi lavorativi. Non conoscevo personalmente la società anche se l’anno scorso, quando ho affrontato l’Appignanese, mi avevano fatto una grande impressione. Quest’estate, parlando con la società mi sono convinto. Ho trovato un ambiente unito e sereno, dove c’è un gruppo fantastico che si può considerare una famiglia e che anche nei momenti di difficoltà è rimasto sempre unito e compatto”.
Dopo una prima parte di stagione difficile, con l’arrivo di mister Francesco Cantatore, i biancoazzurri hanno cambiato marcia, specialmente nell’ultimo mese dove con tre vittorie e due pareggi hanno scalato la classifica portandosi a quattro lunghezze dalla salvezza diretta. Uno scenario quasi impossibile da immagine qualche mese fa:” Da quando è arrivato il mister con il suo staff ci siamo messi subito a lavorare duramente. Noi ci alleniamo intensamente tutta la settimana perché sappiamo che dobbiamo dare il massimo per fare queste prestazioni e ottenere questi risultati. Come con il Monticelli, anche per la gara di Casette Verdini c’è rammarico perché avremmo meritato di più però noi dobbiamo pensare settimana dopo settimana per cercare di raggiungere l’obiettivo. Noi ci crediamo ma non facciamo calcoli“. Dopo il pareggio con il Monticelli, il calendario mette sulla strada dell’Appignanese per la ventiseiesima giornata l’impegno casalingo contro la capolista Matelica, in quello che si profila sulla carta in match proibitivo ma come insegna il calcio, nulla è scontato:” Per me Matelica è una seconda casa perché ho fatto il settore giovanile lì e ho esordito anche in Serie D. Partite di questo genere si preparano da sole. Il Matelica ha una rosa di lusso per la categoria e il cammino che stanno facendo è sotto gli occhi di tutti. Noi dobbiamo fare tutti il trecento percento in campo dal primo all’ultimo e non guardare chi ci sta davanti. Sappiamo di affrontare la prima, ma comunque giocheremo la nostra partita”.
Quando mancano cinque giornate al termine del campionato c’è ancora tante incertezza, sia in testa che in coda, con il centrocampista dei biancoazzurri che si focalizza sul rush finale e sulla lotta salvezza che tocca da vicino l’Appignanese:” Abbiamo cinque finali e dobbiamo pensare partita dopo partita. La differenza sarà lavorare a testa bassa e continuare così come stiamo facendo perché veniamo da cinque risultati utili consecutivi e abbiamo tutte le carte in regola per salvarci nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato a inizio stagione. Noi non guardiamo agli altri, ma solo a noi stessi perché sappiamo quali sono le nostre forze”. Per chiudere, Lasku fissa i buoni propositi sia a livello personale che di squadra da qui fino alla fine della stagione:” Purtroppo sono stato un mese e mezzo fuori e ho sofferto molto per questo perché non ho potuto aiutare la squadra. Da qui al termine spero di poter dare il mio contributo e aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo, per dare una gioia alla società, al paese e ai tifosi che ci hanno sempre sostenuti in tanti sia nei momenti negativi che in quelli positivi e quindi lo dobbiamo anche a loro”.