I cittadini lamentano mancanza di informazioni chiare e tempestive
di Gianluca Fenucci
“Ieri sera siamo stati tutti nuovamente vittime dell’imprevedibile, ma ricorrente nel nostro territorio e ancora una volta come popolazione siamo rimasti per gran parte disinformati, salvo un messaggino su Whatsapp solo per una parte, quella connessa con i social”.
Il comitato Mal’aria e Ondaverde prende posizione sulla situazione di emergenza che si è verificata venerdì sera dopo l’incendio del capannone industriale. “Indicazioni di chiudere le finestre, al contrario di quanto ci viene indicato in occasione degli incidenti alla raffineria, quando già le nostre abitazioni erano sature di odore acre che ha irritato occhi e gola, rendendo difficile respirare. Una coltre di polveri e miasmi ha invaso tutto e tutti – affermano i rappresentanti del comitato, – e le istituzioni ancora una volta sono state impreparate a gestire un’emergenza di tipo industriale. L’auto comunale con il megafono è passata a Falconara Alta alle 00.09, cioè 4 ore dopo l’inizio dell’incendio e non si capiva nulla. Abbiamo testimonianze di persone che percependo il megafono si sono affacciate e il messaggio non era comprensibile, cioè inutile. È stata una gestione della comunicazione dilettantistica, non ammissibile per un Comune, sede di un’alta concentrazione di industrie classificate insalubri”.
Poi l’invito ai cittadini: “Moltiplicate la vostra indignazione, civile, pacifica ma moltiplicatela. Noi siamo volontari orientati alla sensibilizzazione di politici che sono perennemente inadeguati”.
