Ecomostro in spiaggia, gli ambientalisti chiedono incontro con il Comune

Un cittadino ha presentato ricorso al Tar per chiedere la revoca della concessione edilizia

Un palazzo di quattro piani è in fase di realizzazione in via San Giacomo, a Porto d’Ascoli. Sta nascendo al posto di una vecchia villetta unifamiliare demolita. Insorgono gli ambientalisti. E chiedono di incontrare l’amministrazione comunale. A fare la voce grossa è Amilcare Caselli, presidente dell’associazione ‘Fermiamo il Consumo di Suolo’. Si sta muovendo in sintonia con Italia Nostra di Ascoli Piceno e Legambiente di San Benedetto del Tronto.

Dice Caselli: “Ci rivolgiamo all’attuale amministrazione di San Benedetto, e nello specifico al sindaco Spazzafumo e agli assessori Gabrielli (Urbanistica) e Capriotti (Lavori pubblici), per porre alla loro attenzione la costruzione, permessa dalla precedente amministrazione, di un grande condominio in via San Giacomo a Porto d’Ascoli, che non esitiamo a descrivere come un vero e proprio ecomostro, perché enorme e direttamente sull’arenile, dove c’era una villetta immersa in un piccolo parco, ovviamente espiantato”.

Continua Caselli: “Via San Giacomo, al posto del mancato prolungamento del lungomare fino all’inizio dell’area protetta Sentina, è stata già preda di una speculazione edilizia protrattasi negli anni che ha impedito vista e accesso all’arenile con una sequela di residences alberghi e condomini direttamente sulla spiaggia, e adesso quell’ultimo piccolo parco con villetta, adiacente a uno dei pochi accessi al mare sopravvissuti, è stato distrutto per far posto all’ennesimo enorme palazzo. Questo è inaccettabile”.
Insiste Caselli: “Sappiamo che un coraggioso privato ha fatto ricorso ed ha impugnato la concessione al TAR. Come comitato ‘Fermiamo il consumo di suolo’, in accordo con le precedenti proteste di Italia Nostra e di Legambiente, abbiamo dunque chiesto di incontrare gli assessori Gabrielli e Capriotti, rispettivamente responsabili dell’urbanistica e dell’ambiente, per sottoporre loro – conclude il presidente di ‘Fermiamo il Consumo di Suolo’ – quello che a noi e alle associazioni ambientaliste del Piceno appare una situazione inaccettabile nella speranza di trovare una soluzione”.

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Author: redazione

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