Tutta la gioia di mister Passarini per il salto di categoria per il suo Matelica
di Lorenzo Cervigni
Una festa annunciata, ma rimandata per più di un mese. Alla fine il Matelica ce l’ha fatta con una vittoria sporca, forse addirittura immeritata, sul campo del Casette Verdini. Conta poco però, il merito, in questi contesti. Ne è convinto anche il tecnico biancorosso Paolo Passarini. Arrivato a stagione in corso, “è riuscito a mettere le cose a posto” come detto dalla presidente Sabrina Orlandi. Passarini riesce così in quello che gli era sfuggito l’anno scorso sulla panchina dell’Aurora Treia. “Sapevo perfettamente che oggi sarebbe stata una partita ‘da elmetto’ – dice prima di prendere la via degli spogliatoi per festeggiare -. Nelle ultime due giornate ci era mancato qualcosa, ma poi abbiamo capito che queste ultime partite della stagione sono così, sporche e brutte. Conta solo fare punti. Il gol? Alla fine è sempre così: quando devi raggiungere un obiettivo la firma è quasi sempre dell’uomo che non ti aspetti. Doko è arrivato a dicembre e prima di oggi ha fatto quattro o cinque presenze. Oggi ha timbrato lui e ci manda in Eccellenza. Siamo felici, è andata come doveva andare. E ora posso anche dire che mi aspettavo sarebbe finita così. Abbiamo meritato“.
Dall’altra parte Lattanzi è spettatore non pagante della festa matelicese. Il volto disteso, ma le parole non sono tra le più tranquille. “È ovvio che sono ancora in pensiero per la salvezza – confessa -. La classifica è discreta, ma finché la matematica non dice che siamo salvi dobbiamo continuare a ‘menare’. Oggi abbiamo visto una gran gara. Abbiamo fatto benissimo, subendo gol sull’unica disattenzione della partita. Peccato, perché nel complesso avremmo meritato di più. Forse è mancata un po’ di lucidità negli ultimi metri, ma la prestazione è stata buona. Ora pensiamo alla partita di domenica a Potenza Picena. Ci aspettano 90′ di fuoco. Dobbiamo far punti e andare in vacanza con una settimana di anticipo”.