(E’) viva la provincia di Macerata. Viva le Marche

Tutto esaurito per i tanti eventi in contemporanea di mercoledì 7 agosto: il terremoto ci ha piegato ma non spezzato

di Roberto Scorcella

Fra poco saranno tre anni. Tre anni da quando nel 2016 il terremoto ha devastato e messo in ginocchio buona parte dell’entroterra della provincia di Macerata.

Una mazzata tremenda, un colpo quasi mortale dal quale luoghi e persone, a fronte di una ricostruzione quasi inesistente, stentano ancora a riprendersi. Certo, nulla sarà più come prima. Certe ferite non si possono curare. Ma questa terra è viva e vegeta e ci mette il cuore per dimostrare a tutti che vuole continuare a vivere.

Forse sarà una stupidaggine, ma mercoledì 7 agosto è stata una di quelle giornate che ti riempiono di speranza e ti danno la consapevolezza che ce la possiamo ancora fare. Che il terremoto si è preso le nostre case ma non tutte le nostre vite.

Le immagini che arrivano da tutti gli angoli della provincia di Macerata riempiono il cuore e l’anima. Dalla costa all’entroterra abbiamo visto piazze piene, gente entusiasta e divertita, turisti incantati prima che dagli spettacoli dalle nostre inimitabili e fantastiche terre. Sold out a Macereto per Vinicio Capossela e l’ultima data di Risorgimarche, piazza XX Settembre gremita a Civitanova per Giusi Ferreri (e non possiamo neanche ipotizzare cosa sarà lunedì prossimo con il Deejay Time…), piazza del Popolo stracolma a San Severino Marche per il concerto del giovane Irama, piazza piena anche a Tolentino per Roberto Carpineti e tantissime persone a San Ginesio per il concorso di bellezza “Una ragazza per il cinema”. E magari avremo anche dimenticato altre manifestazioni in contemporanea e ce ne scusiamo. Un grande plauso va a chi, privati ed enti pubblici, si spende per mettere in piedi questi eventi, spesso rischiando in prima persona.

Migliaia di persone, difficile fare una stima precisa su quanta gente ha partecipato a questi eventi. Ma c’è una certezza: le ferite non guariscono, ma possono essere curate. La gente, la nostra gente ce la sta mettendo tutta per rialzare la testa e guardare a domani con un po’ di ottimismo. (E’) viva la provincia di Macerata. Viva le Marche. Ce la faremo.

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