E mi ricordo ancora Vittorio Emanuele a Sarnano: la cittadinanza ‘saltata’ per Filiberto

La rubrica del Lunedì

Quella telefonata all’Isola di Cavallo e il ‘tifone provvidenziale’. Parcaroli e ‘l’algebra’ elettorale del centro destra. Sanita’: aspettando gli specializzandi (e pure il nuovo ospedale). Benito e le ‘notti perdute

VITTORIO EMANUELE AL TELEFONO. E lo ricordo ancora il Principe, le cui spoglie sono da una settimana tumulate a Superga. Qualche anno prima del Duemila, una mattina imprecisata di un giorno imprecisato di fine estate. Ancora in esilio ma il 2002 era alle porte e spirava leggera un’aria nuova per i Savoia esiliati. Intuita, in quegli anni di fine millennio, dalla nuova amministrazione comunale di Sarnano che aveva proposto la cittadinanza onoraria per Emanuele Filiberto. Un’iniziativa senza precedenti, poi bloccata tra impugnative e mille rumors nel Belpaese. C’era abbastanza, e molto di più, per tentare di contattare il padre. L’aggancio giusto me lo fornì l’amico fraterno, indimenticabile, Gian Paolo ‘Micio’ Proietti. La buona sorte me la concesse la tempesta (un “tifone”, disse Sua Altezza) che quella mattinata aveva impedito a Vittorio Emanuele in vacanza all’isola di Cavallo (Corsica) di fare un’escursione in mare. In perfetto accento torinese, simpaticissimo, divertente, l’erede di re Umberto II sorrise al ‘tifone’ mediatico suscitato dall’iniziativa sarnanese. Tuttalpiù concedendo che Emanuele Filiberto non meritava certamente di finire dentro quella polemica divenuta subito nazional/popolare. Ci salutammo fra tanti buoni proponimenti di un incontro futuro in terra italiana. Evenienza che non ci fu neppure dopo il 2003, e neppure una rinnovata proposta da parte del comune maceratese quando magari avrebbe potuto.

Il sindaco Parcaroli e e Manila Nazzaro

SINDACO O PRESIDENTE? “CHIAMATEMI SANDRO”.  Circondato, pardon amorevolmente assediato da gran parte della giunta, al convivio finale del 34esimo Carnevale Maceratese, festeggiando l’ennesimo successo della Proloco Piediripa (by Romualdo Rapanelli e Pina Ramaccioni and staff) con 5.500 presenze (contabilizzate dal c.te VV.UU Danilo Doria) abbiamo chiesto a Parcaroli come volesse essere appellato. Sindaco (di Macerata) o presidente (della Provincia)? “Semplicemente Sandro”.

A poco più di un anno e mezzo dalla conclusione del suo mandato, ottenuto vcon percentuali a dir poco senza precedenti, Parcaroli rappresenta per la coalizione di maggioranza un ‘noumeno’. Seppure tutto appaia scontato: senza di lui la sconfitta alle elezioni appare (quasi) un fantasma tangibile seppure l’opposizione non abbia in verità fatto moltissimo, con lui la vittoria resta a portata di mano. Al convivio consumato all’Abbazia di San Claudio, con le suggestioni note legate alla leggenda locale di Carlo Magno a parte, il centro destra è sembrato comunque compatto seppure l’ex sindaco Anna Menghi abbia scelto un tavolo a parte. Sul tavolo la sua ‘caduta’ per un putsch di Palazzo nel ’99. “Prima o poi ci farò un libro” ha rivelato a chi scrive la consigliera regionale della Lega.

Filippo Saltamartini, vicepresidente dalla Giunta regionale

BENITO STRIGLIO, UN ANNO FA. Il 18 febbraio 2023 se ne andava improvvisamente, in silenzio il Signore della Notte, per eccellenza. Benito Striglio da San Severino Marche (nella foto con Stefano Vecchioni), agente Martini, inventore dei ‘leggendari’ Gran Gala’ ad ogni inizio dicembre al Green. Un’epoca d’oro, appena poco fa. Qualche mese prima del suo addio, forse presagendo la fine prossima, mi confesso’ sorridendo: Andro’ presto ad organizzare i miei ‘veglioni’ Lassu’.

Potrebbe interessarti anche

                       

Articoli correlati

                       

Dalla home
VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO?

Iscriviti al nostro
canale telegram

Autore

I Più LETTI
DELLA SETTIMANA

I Più condivisi
DELLA SETTIMANA

 

Ultime NEWS